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Le 72 buche regolamentari non sono state sufficienti per decretare il vincitore del BMW South African Open, primo torneo dell’anno solare dello European Tour andato in scena sul percorso par 72 del Glendower GC di Gauteng. Il leader Graeme Storm (69 63 67 71) è stato raggiunto in vetta da Rory McIlroy (67 68 67 68), capace nell’ultimo giro di colmare il gap di tre colpi, grazie ad un round in 68 colpi. Sia il 38enne inglese che il fuoriclasse nordirlandese hanno quindi chiuso il torneo a -18 e si sono giocati il titolo al playoff, disputato sul par 4 della buca 18. Alla fine a trionfare è Grame Storm, che torna a vincere sul tour europeo a distanza di quasi dieci anni dalla prima e fino ad oggi unica vittoria, nell’Open di Francia del 2007. Un grande McIlroy è riuscito a salvarsi nelle prime due buche di spareggio, trovando due grandi colpi al green dopo essersi trovato in mezzo al bosco con il tee shot. Ma alla terza buca il numero due mondiale ha mancato il green con l’approccio e non è riuscito a salvare il par, che riesce invece a centrare Storm, autore di una prova sensazionale di fronte ad un mostro sacro di questo sport.
Da sottolineare anche la prova dell’altro inglese Jordan Smith, classe ’92 e vincitore pochi mesi fa del Challenge Tour. Per lui terzo posto a -17 e una rapidissima crescita che lo porta alle porte della top100 del ranking mondiale. L’impressione è che sentiremo parlare a lungo di questo ragazzo britannico. Ai piedi della top3 i giocatori di casa, che quest’anno devono accontentarsi dei piazzamenti: quarto posto per il sudafricano Burmester a -15, mentre i connazionali Aiken e Fisher Jnr terminano quinti a -14.
Nel folto gruppo dei giocatori in settima piazza troviamo anche un ottimo Edoardo Molinari (71 70 63 71, -13), che conquista un altro ottimo piazzamento dopo il 14esimo posto del mese scorso ad Hong Kong. Per lui oggi tre birdie e due bogey. Il potenziale di Edoardo non si discute, e i cambiamenti degli ultimi mesi, non per ultimo quello della dieta senza glutine che gli ha permesso di perdere oltre dieci chilogrammi rispetto allo scorso anno, sembrano iniziare a dare i propri frutti. Il maggiore dei due fratelli con questo piazzamento entra nei primi 30 della Race to Dubai 2017: un dato assolutamente parziale ma comunque indicativo. Avevano mancato il taglio gli altri due azzurri al via, Nino Bertasio e il giovane amateur Philip Geerts.
La stagione inizia ad entrare nel vivo da giovedì prossimo, con l’Abu Dhabi HSBC Championship, torneo con un field di altissimo livello: al via tra gli altri Dustin Johnson, Rickie Fowler, Rory McIlroy ed Henrik Stenson. Saranno in campo anche gli azzurri Matteo Manassero, Renato Paratore e Nino Bertasio.