L’Europa batte gli Stati Uniti 16½-11½ e vince la Ryder Cup 2023 al Marco Simone Golf & Country Club, a Roma. I successi di Rory McIlroy (2&1 su Sam Burns), Viktor Hovland (4&3 su Collin Morikawa), Tyrrell Hatton (3&2 contro Brian Harman) e Tommy Fleetwood (suo il punto decisivo nel 3&1 contro Fowler), oltre al pareggio di Jon Rahm (contro Scottie Scheffler), regalano alla squadra di Luke Donald il punteggio utile per riportare il trofeo nel vecchio continente. La vittoria di Robert MacIntyre su Wyndham Clark per 2&1 e il pareggio di Sepp Straka contro Justin Thomas valgono il 16½-11½ definitivo.
La formazione europea si era affacciata alla domenica decisiva con un vantaggio di cinque punti, un divario mai colmato nei singolari nella storia della Ryder. Basti pensare che solo due volte una squadra è riuscita a rimontare da 10 a 6, cosa avvenuta a Brookline, vicino Boston, (1999) e Medinah (2012). Gli Stati Uniti da ospiti non replicano l’impresa. E al Marco Simone fa festa l’Europa.
“Sono piuttosto emozionato. È stato un lungo processo e un viaggio fantastico. Mi è piaciuto”, ha detto il capitano europeo Luke Donald. “È stato stressante. Gli Stati Uniti hanno combattuto oggi, lo hanno fatto davvero, quindi tanto di cappello a loro. Ma sono così orgoglioso dei miei 12 ragazzi. Hanno formato un legame fin dal primo giorno. Mi hanno dato tutto. Si sono fidati di me e hanno consegnato”, ha concluso.
Match 1, 11:35: Scottie Scheffler (USA) – Jon Rahm (EUR) PAREGGIO
Primo tee shot incoraggiante per Scheffler e Rahm. Entrambi trovano il centro del fairway, ma è Rahm a rompere gli indugi trovando il birdie che vale l’1UP. Alla seconda il numero 1 al mondo ha il putt del pareggio, ma lo spreca. Alla terza buca un bogey dello spagnolo ristabilisce l’equilibrio, ma l’ex leader del ranking generale sfrutta un’altra indecisione al putt di Scheffler alla hole successiva, prima di piazzare il birdie del 2UP poco dopo. L’americano però è in partita e lo dimostra alla sesta e alla nona buca, trovando i birdie del pareggio e sfruttando il bogey di Rahm per il vantaggio alla 11. L’europeo vince due buche di fila ed effettua il controsorpasso. Nel match più rocambolesco di giornata, Scheffler lo imita portandosi nuovamente 1UP. Alla 18 però Rahm trova il birdie del pari, dopo che Scheffler era piombato sul rough.
“Abbiamo giocato un paio di partite davvero belle, è un grande avversario e tanto di cappello a lui. Sono felice di aver potuto pareggiare all’ultimo. Ero estremamente consapevole del significato di questo mezzo punto. Mi sono detto che non avrei visto i tabelloni, ma è difficile non farlo. Penso di aver fatto davvero un buon lavoro alla fine. Un peccato non essere stato abbastanza bravo per vincere, ma mi tengo questo pareggio”, le parole di Rahm.
Match 2, 11:47: Viktor Hovland (EUR) b. Collin Morikawa (USA) 4&3
Avvio importante per Hovland che trova un birdie alla terza e sale 2UP dopo quattro buche, sfruttando il bogey di Morikawa nel par 3 della quarta hole. Un altro birdie di Hovland alla sesta complica la strada dello statunitense, che riesce ad accorciare le distanze alla buca 8. Due birdie alla 11 e alla 12 avvicinano l’obiettivo di Hovland. Il norvegese risponde al birdie di Morikawa alla 14, agguantando il par alla 15 che vale la prima vittoria di giornata sul punteggio di 4&3.
Match 3, 11:59: Patrick Cantlay (USA) b. Justin Rose (EUR) 2&1
L’uomo più in forma del team USA è quello che prova subito a suonare la carica. Dopo la grande prova nel fourball di ieri pomeriggio, Cantlay passa in vantaggio alla seconda buca. E raddoppia alla settima sfruttando il bogey di Rose. L’europeo vince due buche di fila, ma Cantlay riesce a ricomporre il 2UP e a chiudere con un birdie alla 17.
Match 4, 12:11: Sam Burns (USA) vs. Rory McIlroy (EUR)
Burns parte male. L’americano paga un brutto tee shot e apre il suo singolare con il bogey. A McIlroy basta il minimo sforzo per salire subito 1UP. Poi un birdie del britannico spinge Burns a reagire riducendo il distacco. Ma McIlroy vince la quinta e la settima, salendo sul 3UP. Alla 8 Rory rischia: prima il rough, poi sfiora l’acqua, ma riesce a salvare la buca col chip. Al giro di boa Burns accorcia, ma il par alla 10 è sufficiente a McIlroy per riportarsi sul +3. Non solo. Il quattro volte campione major raggiunge anche il massimo vantaggio sul 4UP, ma un birdie di Burns alla 13 evita la fuga. Non basta. McIlroy chiude alla 17 3&1.
“Sono venuto qui con un diverso livello di concentrazione, un diverso livello di determinazione. Venire qui a Roma e vincere quattro punti, significa molto per me. La squadra che abbiamo è incredibile. È una squadra giovane, resterà in campo per molto tempo, il supporto che abbiamo ricevuto è stato assolutamente incredibile ed è stata una settimana fantastica per me personalmente”, ha detto McIlroy.
Match 5, 12:23: Max Homa (USA) b. Matt Fitzpatrick (EUR) 1UP
Scossa immediata alla prima buca e birdie dell’1UP per Fitzpatrick. Homa reagisce al primo par 3 con il birdie del pari. Ma non ha fatto i conti con la fiducia di Fitzpatrick: tee shot superbo e eagle per il nuovo 1UP alla quinta. Alla 9 e alla 10 Homa vince le due buche e ribalta il risultato, allungando sul 2UP. Fitzpatrick accorcia lo svantaggio e trascina la contesa fino alla 18. Fitzpatrick sbaglia il primo match point col putt per il birdie. Il braccio invece non trema ad Homa che imbuca il par della vittoria del suo match 1UP.
“Abbiamo giocato una buona partita, ho giocato praticamente alla perfezione 10 buche ma poi è salito il nervosismo, forse anche per la stanchezza”, il commento di Homa.
Match 6, 12:35: Tyrrell Hatton (EUR) b. Brian Harman (USA) 3&2
Inizio col botto per Hatton che vince tre delle prime cinque buche, lasciandone una ad Harman. L’americano si ripete alla 9 e sale in cattedra alla 10 con un gran chip che gli permette di salvare la buca. Alla 11 però il birdie di Hatton vale il 2UP. Alla 15 Harman accorcia. La pressione si fa sentire ed entrambi alla 16 finiscono nel bunker. Successivamente Harman sbaglia il putt, Hatton ne esce col birdie che regala il 14esimo punto all’Europa.
Match 7, 12:47: Brooks Koepka (USA) b. Ludvig Aberg (EUR) 3&2
La voglia di rivincita dopo la sconfitta più ampia in un foursome di Ryder è una motivazione in più per Koepka, che fa suo un match senza storia. Al giro di boa l’americano è 3UP. Nelle prime otto buche Aberg colleziona due bogey, facendo registrare un solo birdie. Alla 9 si sveglia dal letargo e lo fa col legno per l’eagle alla 9 che riapre la contesa. Solo un’illusione. Koepka trova il birdie del 3UP e gestisce fino alla vittoria 3&2.
Match 8, 12:59: Justin Thomas (USA) b. Sepp Straka (EUR) 2UP
Thomas parte forte: 1UP alla terza, poi risponde al birdie di Straka subito dopo e piazza il 2UP. Straka trascina il match alla 18 vincendo due buche, dopo che Thomas aveva fatto sua la 12. All’ultima Thomas chiude 2UP.
Match 9, 13:11: Xander Schauffele (USA) b. Nicolai Hojgaard (EUR) 3&2
Schauffele riscatta due giornate tutt’altro che positive, battendo Hojgaard 3&2 in rimonta. L’europeo vince due buche nelle prime tre, ma subisce il ribaltone. Dalla quinta in poi l’americano si appropria di sette buche, collezionando sei birdie fino al 3&2 finale.
Match 10, 13:23: Jordan Spieth (USA) – Shane Lowry (EUR) PAREGGIO
Spieth conduce in vantaggio per 14 buche. Alla 17 Lowry completa la rimonta con la vittoria già nelle mani dell’Europa. Nell’ultima simbolica hole c’è il pareggio ma i tifosi europei vogliono solo fare festa.
Match 11, 13:35: Tommy Fleetwood (EUR) b. Rickie Fowler (USA) 3&1
Fleetwood per due volte passa in vantaggio e per due volte Fowler lo riagguanta. Tommy trova anche il 2UP, ma Fowler non molla. L’equilibrio rimane fino alla 16. Fleetwood trova il birdie che vale matematicamente il ritorno della Ryder Cup a Roma. Lui non si accontenta e vince anche la 17 per il 3&1 finale.
“Non volevo davvero che la colpa ricadesse su uno di noi nel finale. Non vedo l’ora di vedere il resto dei ragazzi, non vedo l’ora di vedere il capitano, le nostre mogli e il resto delle nostre famiglie. Sono così felice di aver avuto un ruolo in questo successo e così orgoglioso di far parte di questa squadra. Abbiamo conquistato quello per cui siamo venuti”, le parole di Fleetwood.
Match 12, 13:47: Robert MacIntyre (EUR) b. Wyndham Clark (USA) 2&1
La bella prova nel fourball di ieri contro Thomas e Spieth sembra essere un’iniezione di fiducia per MacIntyre che sale 3UP. Tutto in discesa? Macché. Clark si rifà sotto e pareggia sfruttando un clamoroso errore dello scozzese sul putt alla 14. Con la vittoria in pugno, l’europeo riesce a chiudere 2&1.