Amarcord

L’angolo del ricordo, US Open 2008: l’epico playoff tra Tiger Woods e Rocco Mediate

Di tutte le vittorie ottenute in carriera da una leggenda dello sport del calibro di Tiger Woods (QUI il trionfo al Masters 2019), uno dei successi più memorabili è senza dubbio rappresentato dal trionfo nello US Open 2008 sul percorso californiano di Torrey Pines. Un risultato incredibile anche per i problemi fisici, visto che poche settimane prima Woods si era sottoposto ad un intervento chirurgico al ginocchio. La Tigre recupera comunque in tempo per il secondo major stagionale: prima dell’operazione aveva chiuso al secondo posto il Masters di Augusta.

Il 12 giugno 2008 Tiger si presenta quindi al via degli US Open, ma l’inizio di torneo non è dei più brillanti e dopo le prime 18 buche Woods si trova fuori dalla top-10. Nelle giornate seguenti però il fuoriclasse statunitense recupera e inizia così il quarto e ultimo round al comando della classifica, con un colpo di vantaggio sull’inglese Lee Westwood e due sul connazionale Rocco Mediate. Domenica 15 giugno si rivela una giornata dalle grandi emozioni: Woods perde subito la testa del torneo perdendo tre colpi nelle prime due buche, mentre Westwood e soprattutto Mediate mettono in scena un round molto solido.

Si decide così tutto all’ultima buca, la 18: per l’ultima volta nella storia, in caso di playoff si sarebbe tornati in campo il lunedì per disputare lo spareggio sulla distanza di altre 18 buche. Mediate termina il proprio giro con un par e chiude al punteggio di -1, obbligando Woods e Westwood a mettere a segno un birdie finale per pareggiarlo e guadagnarsi quindi il playoff. Westwood fallisce il putt decisivo, mentre ovviamente nel momento di massima pressione Woods non tradisce: la Tigre imbuca da quasi quattro metri e il commentatore della tv statunitense commenta: “Vi aspettavate qualcosa di diverso?”. Il pubblico è in visibilio e Mediate è costretto a tornare in campo il giorno dopo per la più classica delle sfide da Davide contro Golia.

Il 16 giugno va quindi in scena l’ultimo playoff sulla distanza delle 18 buche. Woods parte meglio e dopo dieci buche si trova con tre colpi di vantaggio su Mediate, che però non molla assolutamente e con tre birdie consecutivi dalla 13 alla 15 arriva addirittura ad affrontare la 18 con un colpo di vantaggio sul ben più titolato avversario. Ancora una volta però Tiger si conferma un vero “animale da gara”, imbucando per il birdie e forzando la sfida ad una ulteriore buca supplementare. La pressione stavolta è troppa per Mediate, che sbaglia dal bunker e di fatto permette a Woods di vincere con il par.

Una vittoria davvero incredibile ed indimenticabile, che lo stesso Woods definisce come “il torneo più bello della mia carriera“. Grandi parole di stima anche da Mediate, che nelle interviste post-match riferendosi al suo avversario afferma: “Riesce a fare cose che non sono normali nemmeno nell’immaginazione“. Altri affermarono che Woods aveva vinto con una gamba sola e di fatto era così: dopo il torneo infatti Tiger rivelò di dover tornare sotto i ferri, perchè il problema al ginocchio era più grave di quanto rivelato in precedenza. La Tigre saltò così la seconda metà della stagione 2008, con conseguente crollo degli ascolti televisivi dei tornei a dimostrazione dell’incredibile impatto che Woods ha avuto ed ha tuttora nel mondo del golf e non solo.

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