Amarcord

L’angolo del ricordo: golf, il 2019 da sogno di Guido Migliozzi

Guido Migliozzi, Belgian Knockout 2019 - Foto profilo Twitter

Tra i tanti protagonisti che stanno dando lustro al golf italiano in questi ultimi anni a livello internazionale, uno dei nomi più giovani e promettenti è senza dubbio quello di Guido Migliozzi. Il veneto classe 1997 è infatti salito agli onori della ribalta nel 2019 centrando le prime due vittorie in carriera sullo European Tour, alla prima stagione a tempo pieno sul massimo circuito continentale dopo la conquista della “carta” tramite la Qualifying School.

Un talento di cui si parlava già da qualche anno, dopo la carriera da dilettante ed i primi successi sull’Alps Tour. Il 2019 è stata però una stagione dirompente, che ha portato Migliozzi anche ad entrare tra i primi 100 giocatori del ranking mondiale chiudendo la scorsa stagione al 40esimo posto nell’ordine di merito dello European Tour.

Il primo acuto è arrivato il 17 marzo 2019 al Magical Kenya Open, dove l’azzurro è riuscito a prevalere partendo in testa all’inizio dell’ultimo giro e mantenendo i nervi saldi nei momenti decisivi. Spettacolare il secondo colpo alla buca 18, dove con un ferro ha praticamente colpito la buca: sono poi bastati due putt per garantirsi il par ed il primo titolo in carriera sul tour europeo.

Passano poco più di due mesi ed il 2 giugno 2019 Migliozzi concede il bis nel Belgian Knockout. Un torneo dal format molto particolare, dove dopo i primi due giri “tradizionali” in stroke play i migliori 64 si qualificano per la fase ad eliminazione diretta, con match play sulla distanza delle nove buche. Il vicentino arriva fino alla finale, dove non lascia scampo all’olandese Darius van Driel battendolo di ben quattro colpi. Con questa vittoria arriva anche il primo ingresso nella top-100 mondiale, per un 2019 che lo ha visto anche capace di chiudere in decima posizione il Turkish Open ed in sedicesima posizione il gran finale di Dubai, oltre al settimo posto nel Porsche European Open.

In attesa che anche il golf possa ripartire, l’Italia può sorridere: dietro a Francesco Molinari, i giovani si fanno sentire alla grande a suon di vittorie e risultati pesanti.

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