Si è concluso domenica l’Abu Dhabi HSBC Golf Championship, primo ricco torneo del panorama European Tour nella stagione 2016. Tante le emozioni e tante le stelle in campo, una su tutti Rickie Fowler, che a soli 27 anni ha visto concretizzarsi la sua settima vittoria in carriera con uno score di 16 colpi sotto al par (70-68-65-69). Il campione americano ha preceduto di un solo colpo l’outsider Thomas Pieters, che con uno score di -15 (69-73-64-67) si inserisce ufficialmente nel golf che conta. Nessuna grande sorpresa invece per Henrik Stenson (65-72-70-67) e Rory McIlroy (66-70-70-68), che con uno score di 14 colpi sotto il par occupano la terza posizione. Quinto a -11 il numero uno del mondo Jordan Spieth (68-73-68-68). Male invece i nostri giocatori italiani. Per Matteo Manassero e Renato Paratore taglio mancato.
Le sorprese
L’Abu Dhabi Golf Club è stato teatro di un gran torneo dove non sono mancate le sorprese. A guidare la classifica per i primi due giorni di gara è stato il 21enne amateur americano Bryson DeChambeau, quinto giocatore nella storia del golf ad avere vinto la National Collegiate Athletic Association e il titolo US Amateur nello stesso anno. Il 78 segnato nel terzo giro ha fatto precipitare il giovane talento a metà classifica, per poi concludere il torneo al 52esimo posto con uno score di -2 (64-72-78-72).
Stesso copione per il veterano inglese Ian Poulter, non più così abituato a leggere il suo nome nelle parti alte della classifica. Dopo essersi ritrovato a lottare per il titolo, ha chiuso il suo quarto giro con uno score di pari al par e si è dovuto accontentare della nona posizione con uno score di -9 (70-69-68-72). Grande gara invece per il belga Thomas Pieters che, dopo essersi visto sfumare davanti agli occhi la possibilità di un playoff proprio sul green della 72esima buca, si è posizionato da solo in seconda posizione.
La certezza
È una vittoria pesante invece quella di Rickie Fowler, che certifica come il giocatore americano sia diventato competitivo sia in America che in Europa. Questo trionfo sottolinea come i cambiamenti nel suo swing lo abbiano aiutato a diventare molto più preciso sotto pressione, senza però precludergli lampi di genio propri del suo gioco. La possibilità per il giovane talento di portare a casa il titolo ha iniziato a concretizzarsi alla fine del terzo giro, dove con uno score di 65 colpi ha raggiunto la testa della classifica. Il quarto giro è stato all’insegna dello spettacolo. Fowler ha allungato subito sugli inseguitori segnando sul suo score due birdie nelle prime due buche. Un doppio bogey del leader al par 3 della sette sembrava aver riaperto i giochi, ma la risposta dell’americano non si è fatta attendere: un approccio imbucato dal bunker gli è valso l’eagle al par 5 della otto e gli ha permesso di recuperare subito i due colpi persi. Dalla buca 9 la gara è stata sempre nella mani di Fowler, che con una serie di otto par consecutivi è rimasto saldamente in testa. La gara si è poi definitivamente chiusa alla 71esima buca, quando il leader ha imbucato da bordo green il secondo approccio di giornata. Un birdie che ha portato a due i suoi colpi di vantaggio su Pieters e chiuso virtualmente la gara. All’ultima buca il belga è andato vicinissimo a segnare un eagle che gli avrebbe permesso di portare la competizione al playoff. È bastato invece un “comodo” par a Fowler per mettere definitivamente le mani sul trofeo. Per l’americano è la seconda vittoria in nell’European Tour, dopo essersi imposto l’anno scorso nel prestigiosissimo Scottish Open.
L’European Tour si sposta questa settimana a Doha, Qatar dove andrà in scena il Commercial Bank Qatar Masters. Tanti i campioni in gara, tra i quali il vincitore dello scorso anno Branden Grace.