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Si alza il sipario sulle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires 2018 con la cerimonia d’apertura. Spettacolo e tanti sorrisi nella capitale argentina con un gran colpo d’occhio all’Obelisco, raccordo tra le Avenida principali del barrio di Puerto Madero: una scelta inedita quella del Cio, che ha voluto dare il via all’evento per la prima volta in una location diversa da uno stadio, preferendo il cuore della città.
Dal countodown ai fuochi d’artificio, passando per l’inno argentino e la bandiera della nazione proiettata sull’obelisco. Poi lo spazio ai giovani atleti con l’Italia che è rappresentato dall’emozionato schermidore Davide Di Veroli, sotto gli occhi del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, dal Segretario Generale Carlo Mornati. La delegazione azzurra, guidata dalla Capo Missione Anna Riccardi è composta da 83 atleti: la più numerosa di sempre in questa manifestazione. Dopo il giuramento la parola passa al Presidente argentino Macri, che celebra un momento unico. “Mi sono emozionato nel vedere come la città si preparava per questo grande sogno che oggi si è realizzato. A tutti gli atleti do il benvenuto e saluto il pubblico che ha partecipato a questa cerimonia storica e inclusiva. Il CIO si sta rivoluzionando cercando uno sport più urbano e vicino alla gente grazie a Bach per questo grande lavoro che sta facendo. Speriamo questi Giochi rendano il paese più forte e capace di fare gioco di squadra, offrendo tante opportunità di lavoro e la possibilità di sviluppare la zona sud della città”.