Manca sempre meno all’inaugurazione della terza edizione delle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires e il Villaggio si anima sempre di più. Sarà Davide Di Veroli il portabandiera azzurro nella cerimonia d’apertura, il primo maschile nella storia italiana dei Giochi giovanili. “Quello che provo è un’emozione indescrivibile – ammette lo spadista azzurro – Un’emozione unica che spero di vivere al meglio. Vivere qui, tutti insieme, ti permette poi di condividere con gli altri coetanei gli stessi obiettivi, le stesse ragioni di vita”.
C’è ovviamente tanta adrenalina anche negli altri azzurrini in attesa di gareggiare. “È un’esperienza che fa crescere, sono entusiasta essere qua e partecipare per la mia Nazione – ha detto il fiorettista Filippo Macchi – Com’è vivere qui nel Villaggio? È una super bomba”. “Qui mi diverto, è tutto molto bello – conferma l’altra fiorettista presente, Martina Favaretto – È un’esperienza importante che forma la persona oltre che l’atleta e spero di far bene e di divertirmi. Obiettivi? Cercare di prendere una medaglia possibilmente d’oro”.
Dello stesso parere anche Giulia Imperio: “Siamo abbastanza carichi, non vediamo l’ora di gareggiare, è veramente un’esperienza unica. Il villaggio è bello e siamo a contatto con tutte le altre Nazioni. È una realtà diversa da quella che possiamo vivere in un campionato europeo o mondiale”. “È tutto molto molto bello, mi piace molto il posto, ci sono molte persone da conoscere e non vedo l’ora di gareggiare”, ribadisce Cristiano Ficco.