DALL’INVIATA A PESARO
La medaglia di legno è quella che fa sempre più male, soprattutto quando si arriva ai Mondiali con grandi aspettative e davanti al pubblico di casa. La squadra nazionale italiana di ginnastica ritmica si aspettava certamente di più da Pesaro 2017 rispetto al quarto posto ottenuto con grande delusione e rammarico, ma in uno sport in cui a far la differenza è il giudizio soggettivo di una giuria c’è spesso spazio per le polemiche sui punteggi assegnati.
Le Farfalle recriminano proprio la valutazione dell’esercizio misto alle tre palle e due funi, ritenuto troppo basso dalla squadra e dalla Federazione italiana, come confermato dalle parole del capitano Alessia Maurelli: “Il nostro lavoro era quello di dare il meglio, quello delle giudici invece era di dare punteggi e su questo non potevamo farci nulla. Non vorrei che il pubblico che ci ha sostenuto possa non appassionarsi più a uno sport come la ginnastica ritmica, in cui un punteggio viene dato in base ad altre motivazioni – ha spiegato la ginnasta azzurra in mixed zone dopo l’All-Around a squadre – Noi domani rientreremo in pedana ancora più agguerrite, perché vogliamo prenderci quello che ci spetta. Ci sono ancora due medaglie in palio”.
Poi la Maurelli racconta come è andato il concorso generale: “Siamo soddisfatte delle nostre prestazioni, perché non è facile salire su una pedana mondiale come questa di Pesaro ed eseguire i nostri esercizi che sono molto tosti – ha concluso il capitano del gruppo azzurro – Il pubblico ci ha dato una carica immensa e noi siamo soddisfatte perché abbiamo dato il meglio”.