Ginnastica ritmica

Ginnastica ritmica, Sofia Raffaeli fa la storia: doppio oro mondiale a Sofia, trionfo al cerchio e alla palla

Sofia Raffaeli
Sofia Raffaeli - Foto Simone Ferraro

Una serata storica per la ginnastica ritmica italiana e soprattutto per Sofia Raffaeli, autentica dominatrice dei Mondiali di Sofia. La 18enne Farfalla azzurra infatti ha collezionato due medaglie d’oro individuali nel giro di pochi minuti, un doppio successo senza uguali con il trionfo al cerchio che è stato seguito dall’apoteosi alla palla. Un risultato che assume una rilevanza incredibile se si pensa che prima di oggi nessuna individualista italiana era mai riuscita a laurearsi campionessa del mondo e stasera Raffaeli è riuscita per ben due volte in questa impresa senza precedenti.

Ad aprire la serata è stata la finale del cerchio, attrezzo con cui Raffaeli si era già laureata campionessa europea quest’anno. Ma la vera impresa è arrivata alla palla, con un esercizio davvero perfetto che le è valso il punteggio monstre di 34.900 (17.600 le difficoltà, 8.650 l’esecuzione, 8.650 la parte artistica). Trionfo italiano completato dal bronzo di Milena Baldassarri sempre alla palla, con il punteggio di 32.400 (15.600 le difficoltà, 8.400 sia l’esecuzione che la parte artistica). Adesso nella giornata di sabato Raffaeli sarà probabilmente la favorita del concorso generale, unica prova del programma presente anche alle Olimpiadi. Nelle giornate precedenti occhio però a nastro e clavette: le Farfalle non vogliono smettere di volare.

Ho lavorato tanto quest’anno per arrivare pronta a questo Mondiale, ho cercato di fare del mio meglio e sono riuscita a esprimermi al meglio – ha affermato Raffaeli dopo il doppio oro – Sicuramente al cerchio c’è stata qualche piccola imprecisione, così come alla palla ma sono riuscita a salvare tutto. Al cerchio essendo la prima non potevo provare niente prima di entrare, ma sono comunque riuscita a rimanere tranquilla. Domani affronterò la finali al nastro e alla clavetta cercherò di rimanere concentrata, cercando di dare il massimo. Una dedica finale al nonno Nello, presente in tribuna dopo oltre 60mila km macinati in tutta Italia per portare la nipote alle varie competizioni: “E’ grazie a lui se ho iniziato a fare ginnastica, mi accompagnava tutti i giorni. Un pezzo di queste medaglie è anche suo.”

 

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