
Tara Dragas - Foto Simone Ferraro FGI
Con le finali di specialità di scena in questa domenica pasquale, si è conclusa a Baku la seconda tappa della Coppa del Mondo di ginnastica ritmica. Per l’Italia il bilancio è in chiaroscuro: se da un lato emergono segnali incoraggianti, dall’altro si evidenziano le difficoltà di un gruppo profondamente rinnovato dopo il bronzo dello scorso anno alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Le Farfalle, in una veste inedita e con un team composto da atlete giovanissime (Chiara Badii, Laura Golfarelli, Alexandra Naclerio, Serena Ottaviani, Giulia Segatori e Sofia Sicignano) hanno chiuso in sesta posizione la finale con i cinque nastri, gara vinta nettamente dalla Cina davanti a Israele e al terzo posto ex aequo di Kazakhistan e Bulgaria. Anche nella routine mista con tre palle e due cerchi l’Italia si è fermata al sesto posto. Il successo è andato al Giappone, con la Cina seconda e la Bulgaria terza, quest’ultima già vincitrice del concorso generale.

Ginnastica ritmica: le gare individuali a Baku
Sul fronte individuale brilla la stella di Tara Dragas. La giornata di Pasqua ha regalato una grande soddisfazione alla 18enne friulana, che ha conquistato il suo primo podio in Coppa del Mondo con uno splendido terzo posto nel nastro. La giovane ginnasta dell’Asu di Udine ha ottenuto il punteggio di 28.150, inserendosi alle spalle della tedesca Darja Varfolomeev (vincitrice con 28.450) e dell’ucraina Taisiia Onofriichuk (28.200).
Sofia Raffaeli invece, dopo il successo nell’all-around, non è riuscita a ripetersi nelle finali di specialità. Il suo miglior piazzamento è stato il quarto posto alle clavette (28.850, a un passo dal podio), mentre al nastro (28.050) e al cerchio (28.650) è quinta, e sesta alla palla (27.650). Tra le protagoniste della giornata anche l’ucraina Onofriichuk, vincitrice al cerchio e sempre tra le prime in ogni finale. Ottima prova anche della cipriota Vera Tugolukova, oro alla palla, mentre Darja Varfolomeev ha confermato la sua supremazia vincendo alle clavette, in continuità con il titolo olimpico conquistato a Parigi.