
Tara Dragas - Foto Simone Ferraro FGI
Il presidente della Federazione Ginnastica e direttore tecnico ad interim Andrea Facci, d’accordo con lo staff tecnico di Desio, ha diramato le convocazioni per la seconda tappa di World Cup di ginnastica artistica, in programma da venerdì 18 a domenica 20 aprile a Baku. Convocazioni inedite viste le assenze di Allegra Jakic, Lorjen D’Ambrogio, Martina Centofanti, Daniela Mogurean e Laura Paris.
Il gruppo azzurro in Azerbaijan
Il gruppo, guidato dall’ufficiale di gara Alexia Agani, accompagnata dall’altra giudice italiana, Emanuela Agnolucci, oltre alle Farfalle Alexandra Anaclerio, Serena Ottaviani e Giulia Segatori (Aeronautica Militare), Laura Golfarelli (Eurogymnica di Torino), Chiara Badii e Sofia Sicignano (Raffaello Motto) con le tecniche della squadra Alessia Russo (Fiamme Oro), Irina Roudaia e Valeria Carnali, conta su una nuova coppia di individualiste, Sofia Raffaeli e Tara Dragas, entrambe del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato. Al fianco di quest’ultime ci saranno le rispettive allenatrici, Claudia Mancinelli e Spela Alenka Mohar, insieme al fisioterapista Gianmarco Verbana.
Occhi puntati sull’astro nascente Tara Dragas. La diciottenne di San Daniele del Friuli, cresciuta nell’ASU di Udine, società friulana di ginnastica e scherma che proprio quest’anno festeggia il 150° di fondazione. La neo poliziotta, campionessa italiana al nastro agli Assoluti di Folgaria 2024, dopo l’ottimo avvio al 36° Internationaux de Thiais, è una delle principali candidate, insieme alla milanese Viola Sella e qualche altra individualista, per raccogliere la pesante eredita di Milena Baldassarri, al fianco della prima guida Sofia Raffaeli. La trasferta azera non è nuova a Tara, che lo scorso anno, sempre a Baku, in Coppa del Mondo, aveva collezionato un 11° posto nel completo e due piazzamenti di prestigio a cerchio (4ª) e palla (6ª). Le finali, il giorno di Pasqua, dalle 9.50 saranno trasmesse in diretta su La7d, canale 29 del digitale terrestre, con la telecronaca di Ilaria Brugnotti e il commento tecnico di Marta Pagnini.