Il mondo dello sport è in lutto per la scomparsa all’età di 88 anni di Miranda Cicognani. Ex ginnasta, si tratta di una delle figure più significative dello sport italiano poiché fu la prima portabandiera donna a sventolare il tricolore alle Olimpiadi estive; lo fece a soli 15 anni ai Giochi di Helsinki 1952, segnando una pagina di storia per la ginnastica nostrana. Per quanto riguarda invece i Giochi invernali, Cicognani fu preceduta di qualche mese dalla fondista Fides Romanin, portabandiera a Oslo 1952. Data anche la giovane età e come da lei più volte ricordato, Cicognani si trovò in difficoltà con l’asta anche a causa del forte vento e della pioggia che segnarono la cerimonia di apertura delle Olimpiadi finniche, ma rimase comunque una delle soddisfazioni più grandi della sua carriera.
Pluricampionessa italiana nell’individuale (cinque volte tra il 1956 e 1962, dominio interrotto soltanto dalla sorella Rosella nel 1959 e 1961, record che resiste ancora oggi), Miranda Cicognani ha partecipato in totale a tre edizioni olimpiche, rappresentando l’Italia anche a Melbourne nel 1956 e a Roma nel 1960. Nelle tre rassegne si piazzò, rispettivamente, al sesto, settimo e decimo posto nel concorso a squadre, mentre per quanto riguarda l’individuale ottenne un 32esimo, 28esimo e 20esimo posto. Con tre presenze olimpiche, è stata per lungo tempo insieme a Monica Bergamelli la primatista italiana di partecipazioni alle Olimpiadi nelle discipline ginniche, fino al sorpasso operato da Vanessa Ferrari a Tokyo 2020.
Miranda Cicognani: una carriera anche da giudice arbitro olimpico
Ritiratasi dalle attività nel 1963, la nativa di Forlì ricoprì il ruolo di istruttrice della Nazionale dal 1963 al 1965, e successivamente ha insegnato educazione fisica nelle scuole superiori di Forlì, formando generazioni di giovani. Non è tutto però, perché fu anche giudice internazionale. Cicognani portò infatti la sua esperienza da ginnasta alle Olimpiadi anche in qualità di arbitro, ruolo che ha ricoperto in ben sei edizioni, da Montreal 1976 fino a Sydney 2000 (con l’eccezione di Mosca 1980). È famosa inoltre per essere stata tra i giudici che assegnarono per la prima volta il punteggio 10 alla leggendaria Nadia Comaneci, durante i Giochi di Montreal.