Ginnastica

Ginnastica, atlete Usa accusano l’Fbi e comitati olimpici: “Non si indagò sugli abusi di Nassar”

Simone Biles - Rio 2016 - Foto Agência Brasil Fotografias - CC BY 2.0

Tante atlete della ginnastica statunitense, tra cui la stella Simone Biles, hanno testimoniato oggi al Senato americano in merito agli abusi sessuali per mano del medico della squadra di ginnastica americana, Larry Nassar. Le ragazze hanno incolpato non soltanto la federazione di ginnastica ma anche le forze dell’ordine federali che “hanno chiuso un occhio” mentre centinaia di giovani atlete venivano abusate. “Incolpo Larry Nassar e biasimo anche un intero sistema che ha permesso e perpetrato i suoi abusi”, ha detto una commossa Biles nella sua testimonianza davanti alla commissione Giustizia del Senato. Non solo, la Biles ha anche detto che la USA Gymnastics e il Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti “sapevano che ero stata abusata dal loro medico ufficiale della squadra”.

Anche McKayla Maroney, altra ginnasta statunitense vincitrice della medaglia d’oro, raccontando al Senato di essere stata abusata quando aveva 15 anni dallo stesso medico della squadra, ha spiegato come abbia pensato che sarebbe morta quella sera. Maroney ha detto che l’Fbi “ha minimizzato e ignorato” la cosa dopo che ha denunciato Nassar e ha detto che l’agenzia ha ritardato le indagini. “Se non hanno intenzione di proteggermi, voglio sapere chi stanno cercando di proteggere”, ha concluso la Maroney.

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