Un 2021 sportivo che non smette di far sognare gli italiani non è ancora finito. E a Kitakyushu, sede dei Campionati mondiali di ginnastica artistica 2021, arriva l’ennesima impresa. Nicola Bartolini sale sul tetto del mondo nella ginnastica artistica a 24 anni di distanza da Yuri Chechi. E lo fa nel corpo libero, in quella che è la seconda medaglia d’oro maschile della storia azzurra a 108 anni dalla prima, quella nel 1913 di Giorgio Zampori. Il 25enne azzurro ha preceduto il giapponese Kazuki Minami (medaglia d’argento, 14,766) e il finlandese Emil Soravuo (bronzo, 14,700), totalizzando al termine dell’esercizio 14,800 punti. Fuori dal podio il sudcoreano Ryu Sunghyun (14.600) mentre il campione in carica, il filippino Carlos Yulo si concede una prestazione con troppi errori (14.566). Odore di podio già prima dell’atto conclusivo, dove si era presentato con un punteggio di 14.966 – con un livello di difficoltà di 6.2 -, il secondo di qualifica. Ma in Giappone c’è un’altra prova da applausi a scena aperta, perfetta, che regala un traguardo enorme, a sei mesi dal bronzo agli Europei di Basilea.
La splendida giornata azzurra non finisce qui perché Asia D’Amato conquista l’argento mondiale nel volteggio ed entra nella storia della ginnastica italiana perché mai nessuna azzurra era salita sul podio iridato in questa specialità. La 18enne genovese al General Gymnasium di Kitakyushu in Giappone con 14.083 punti si è classificata seconda alle spalle della brasiliana Rebeca Andrade (14.966). Alle spalle dell’italiana, portacolori delle Fiamme Oro, già bronzo iridato nel 2019 a Stoccarda nella gara a squadre, ha preceduto la russa Angelina Melnikova.
E infinee ecco altre due medaglie per l’Italia in una rassegna che sta diventando magica per la ginnastica azzurra. Agli anelli Marco Lodadio è argento con 14.866 punti, bronzo per Salvatore Maresca con 14.833 punti. L’oro va al cinese Xingyu Lan con 15.200 punti.