“La preparazione c’è, sono pronte, cariche e con tanta voglia di fare un buon Campionato” sono le parole con cui Paolo Quarto, direttore tecnico della Ginnastica Sampietrina Seveso, presenta le ginnaste della squadra che Sportface.it vi porta a conoscere in questo percorso di avvicinamento alla prima tappa del campionato nazionale di serie A di Ginnastica Artistica.
Quali sono le sensazioni alla vigilia della prima tappa di Arezzo?
“Arriviamo da un anno in cui sono andate via alcune componenti della squadra del 2017, sono rimaste sostanzialmente in due, Arianna Sborchia e Martina Pozzoli. In squadra, quest’anno, avremo in tutto 5 ragazze: oltre alle nostre due ginnaste, abbiamo tesserato per la nostra società due junior della Società Ginnastica Civitavecchia, Nicole Carone e Alessia Palerma, ed avremo in prestito una ragazza della Sport Academy Valle dei Casali, Giulia Schiavello. La preparazione delle nostre ragazze sta andando bene, hanno affrontato una gara lo scorso weekend che è stata una bella prova per valutare il livello generale e che è andata alla grande. Siamo pronti, non vediamo l’ora di iniziare!”.
Quali sono gli obiettivi per questa nuova stagione agonistica?
“Come obiettivi, non saprei dire; è difficile fare pronostici con la nuova formula di gara anche perché, come detto prima, avremo in squadra tre ragazze che non conosciamo bene e perciò mi risulta proprio difficile sbilanciarmi. Sono tutte e tre ragazze molto giovani, le due di Civitavecchia sono al loro primo anno da Junior. Dai video che ci sono arrivati sembra che anche loro abbiano un buon livello di ginnastica; di sicuro, sono ragazze che lavorano molto bene in quanto hanno la fortuna di allenarsi in un ambiente ottimale come quello di Civitavecchia e, quindi, speriamo davvero di poter fare grandi cose. L’obiettivo sarebbe quello di riuscire a restare tra le prime 16 squadre in modo da confermarci in serie A anche nel 2019, ce la metteremo tutta per non retrocedere nel campionato di serie B”.
Quest’anno il campionato sarà diverso rispetto agli anni passati. Cosa ne pensate di questa novità?
“Dal mio punto di vista, ridimensionare a livello numerico le squadre è una cosa valida, la modalità per arrivarci è un po’ un caos. Il campionato a 24 squadre sarà una cosa nuova da testare, vedremo cosa succederà sul campo gara. Il lavoro, senza dubbio, cambierà molto; le ginnaste non gareggeranno l’una contro l’altra ma, essendo 24 squadre, il metro di valutazione della giuria potrebbe variare nel corso della giornata in quanto è molto difficile rimanere concentrati dall’inizio alla fine di una gara che sarà lunghissima. Il vantaggio è che la gara per le squadre durerà poco, terminerà in un’ora e mezzo circa rispetto alle quattro ore degli anni passati. Per le atlete sarà sicuramente meglio, sarà una gara molto più rapida anche a livello emotivo e sotto il punto di vista della tensione; non avranno il tempo di respirare, sarà tutto più veloce e non ci sarà dispersione per le atlete, ci sarò meno perdita di tempo e di concentrazione. Per il pubblico, invece, sarà meno piacevole in quanto dovranno aspettare fino al tardo pomeriggio per avere la classifica finale”.
Su cosa avete lavorato principalmente negli ultimi mesi?
“Le ragazze hanno mantenuto il loro programma; si tratta di ragazze di 16 anni, molto impegnate anche dal punto di vista scolastico ed inoltre nel pieno del loro sviluppo. Considerando tutti questi aspetti, abbiamo preferito mantenere invariati i loro esercizi con l’obiettivo di inserire qualche elemento nuovo nel corso delle prossime tappe. Tatticamente, preferiamo affrontare la prima prova portando un programma sicuro in modo tale da poter capire per le prove successive qual è il nostro posto in classifica e di che tipo di campionato si tratta”.