Trentasette anni di attività, più di seicentocinquanta ginnasti iscritti, sedici anni nella massima serie: sono questi i numeri incredibili dell’Artistica’81 Trieste, storica società sportiva fondata nel 1981 e protagonista del dodicesimo appuntamento con le nostre interviste in vista della Serie A 2018 di ginnastica artistica. A parlare in esclusiva ai microfoni di Sportface.it. è Diego Pecar, tecnico di una della società più prestigiose di Italia.
Quali sono i vostri obiettivi per questo 2018?
“Il primo obiettivo importante è il Campionato di Serie A che inizierà a marzo e che vede la nostra società partecipare da ben 16 anni. Nel gruppo, da segnalare è la presenza di Federica Macrì che, oltre ad aver affrontato tutti e 16 i campionati, è stata per anni colonna della nazionale italiana di ginnastica artistica, pluridecorata a livello internazionale e con una partecipazione alle Olimpiadi di Pechino del 2008; oggi alterna allenamenti e gare con l’insegnamento alle bimbe più piccole”.
Quest’anno il Campionato sarà diverso rispetto agli anni passati. Cosa ne pensate di questa novità?
“Il cambiamento di quest’anno era inevitabile per poter permettere il passaggio da 12 a 8 squadre dei vari Campionati. Questo dovrebbe vedere nel 2019 gare più snelle e più facili da seguire per il pubblico e meno lunghe per le atlete”.
Da chi sarà composta la vostra squadra?
“Quest’anno l’Artistica’81 Trieste si presenta con una squadra formata da 10 ginnaste sulla carta, ma nella prima tappa di Arezzo dovremo fare a meno di Federica Macrì, impegnata con degli esami universitari che non le hanno permesso di prepararsi adeguatamente, del nostro prestito Martina Maggio, reduce da un risentimento muscolare che la dovrebbe tenere in panchina, e di Tea Ugrin che ci potrà aiutare solo su 2 attrezzi; il resto della squadra vede delle giovani ginnaste junior che si stanno dando da fare per poter esprimere al massimo il loro repertorio. In linea di massima la squadra è decisa; ci sono, però, ancora degli aggiustamenti da fare questa settimana”.
Su cosa avete lavorato principalmente negli ultimi mesi?
“Abbiamo lavorato per aumentare le difficoltà dei vari esercizi e per stabilizzarli il più possibile. In palestra si respira impegno e dedizione con la tranquilla consapevolezza di provare sempre a dare il massimo”.