“Sicuramente questa medaglia significa tanto per me, è una emozione unica, anche se ho fatto un piccolo errore alle parallele e non ho fatto la trave come so fare io. Però sono davvero tanto contenta, arrivata a questo punto penso che avere una medaglia al collo a un campionato europeo significa tanto, soprattutto per me che ho avuto molti periodi no durante la mia carriera. Credo che questa sia la mia più grande soddisfazione, il mio più grande riscatto”. A parlare è Martina Maggio dopo il bronzo conquistato nell’all around di ginnastica artistica agli Europei multidisciplina di Monaco. Fatale un errore alle parallele: “Non è stato un bel momento, ho pensato di non essere sul podio, però bisogna sempre arrivare alla fine delle gare – ha aggiunto in mixed zone la ginnasta azzurra sulla sbavatura che ha compromesso la corsa per l’oro – Vedere il mio nome sul podio è stata una emozione indescrivibile. Penso di essermelo meritato, ho fatto tanto lavoro e tanti sacrifici, non ho mai mollato, ho sempre portato avanti il mio obiettivo. Nelle ultime gare a livello personale sono cresciuta molto, sono riuscita a stabilizzare gli esercizi ed entrare in gara con l’idea di divertirmi ed esprimere il massimo. So di valere tanto, entrare con questa tranquillità significa molto”.
Poi la commozione per il nonno Floriano, scomparso nel 2021 a causa del Covid. “Voglio dedicare a questa medaglia a mio nonno che non c’è più, prima degli Europei di Basilea mi ha detto ‘mi raccomando vinci che sei la mia campionessa’, io non ho vinto ma ho portato a casa una grande medaglia, questa la dedico a lui“, ha ricordato Maggio, pronta a guidare le azzurre nella prova a squadre. “A livello di squadra siamo molto forti, stiamo lavorando tanto per raggiungere grandi cose. Come team siamo molto agguerrite, possiamo giocarcela davvero e magari prendere quella medaglia che ci è sfuggita a Tokyo (il quarto posto, ndr) – ha concluso – Penso di avere un ruolo abbastanza importante nella squadra, sono quella che cerca di sostenere il gruppo e di aiutare le più piccole. A me piace sostenere la squadra, far parte di questo gruppo, è qualcosa che mi piace e per questo mi risulta facile”.