A Parigi fu commovente: dopo un infortunio alla caviglia nella prima giornata di gare, Elisa Iorio fu costretta a dare forfait a volteggio e trave nella finale a squadre, ma strinse i denti per il suo attrezzo di riferimento, le parallele asimmetriche, contribuendo allo storico argento olimpico delle Fate. La smorfia di dolore di quel giorno, sostituita dai sorrisi per l’ottimo 14.266, torna però ad affacciarsi nella carriera della ginnasta 21enne, che su Instagram annuncia di aver subìto un nuovo infortunio alla stessa caviglia: “Ciao a tutti, speravo di non dover arrivare a scrivere questo post..Per chi ci ha seguito le olimpiadi e per chi segue la ginnastica da tanto tempo saprà del problema che ho avuto alla caviglia durante la qualifica olimpica e che non mi ha permesso di gareggiare su più attrezzi durante la finale a squadre”, ha esordito sul suo account.
“Il recupero stava andando bene, ma purtroppo la mia caviglia non ha retto e durante un’allenamento di qualche giorno fa mi sono rifatta male. Questa volta però ci sarà bisogno di un intervento per rimetterla a posto – ha spiegato -.Non negherò di essere in un momento difficile, ma cercherò di affrontare anche questa difficoltà come ho sempre fatto in questi ultimi anni. Prenderò questo momento di stop per mettermi a posto sia fisicamente, ma anche e soprattutto mentalmente. Non so cosa mi riserverà il futuro, d’altronde non lo posso prevedere, ma una cosa la so.. Ho la fortuna di avere tante persone al mio fianco che mi vogliono bene. Grazie per tutto il supporto che mi avete dato in questi anni e che continuate a darmi. Vi voglio bene, a presto…”.
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Iorio non ha una storia di lunghi infortuni alle spalle, ma in passato (come molte sue colleghe) è stata costretta a fermarsi. Nel 2020 subì la lesione dei legamenti della caviglia e si sottopose ad un intervento chirurgico. Due anni dopo fu un piccolo problema alla spalla a fermarla pochi mesi prima dei Mondiali di Liverpool (dove partecipò da riserva). Niente di grave, niente che potesse fermare un cammino che ha vissuto il suo picco il 30 luglio 2024 in occasione della vittoria dell’argento (la prima medaglia azzurra nella disciplina dal 1928) nella prova a squadre femminile, insieme ad Alice D’Amato, Esposito, Andreoli e Giorgia Villa. Ora c’è una nuova sfida davanti: l’operazione, il recupero, poi la riabilitazione e il nuovo avvicinamento agli attrezzi. Servirà pazienza, unita a quella “capacità di non abbattersi, di non piangersi addosso”, citata da Enrico Casella in quella magica serata parigina. Un compito alla portata di una ginnasta che ha vinto da infortunata uno storico argento.