La ginnasta Alexandra Agiurgiuculese ha già staccato il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020, rinviate al prossimo anno a causa dell’emergenza legata al Coronavirus, ma ora sta vivendo il periodo di quarantena come tutti i suoi coetanei di 19 anni: “È difficile avere la mia famiglia lontano, loro sono a Treviso e non li vedevo già da un po’. Cerchiamo di tenerci in contatto, ma si soffre la distanza. Anche con le mie compagne usiamo molto le videochiamate, abbiamo anche scaricato un’applicazione per videochiamarci tutte insieme! Siamo molto unite, soprattutto in questo momento difficile, cerchiamo di darci forza e aiutarci psicologicamente”.
L’aviere dell’Aeronautica Militare, intervistata dalla giornalista FGI Giorgia Baldinacci per la rubrica ‘Dreamers Azzurri’, ricorda a tutti l’hashtag più importante del momento, #IORESTOACASA: “Faccio orgogliosamente parte del gruppo sportivo di Vigna di Valle e voglio rilanciare un messaggio importante. Noi atleti olimpici abbiamo continuato ad allenarci, nel rispetto del DPCM e osservando le norme di sicurezza, per farci trovare pronti quando l’emergenza finirà, ma tutti voi restate a casa, come recita l’hashtag del Governo. È una lotta che combattiamo insieme, distanti ma uniti: invito davvero chi mi segue e mi vuole bene a restare a casa, per proteggere loro stessi ma soprattutto gli altri, le persone più fragili. Vogliamo tutti il meglio per l’Italia e uscire il prima possibile da questa pandemia”.
In un momento così difficile tutte le persone devono fare la propria parte per uscire al più presto dall’emergenza: “Il mio appartamento a Udine è a soli cinque minuti dalla palestra, fino ad ora ho fatto avanti e indietro senza vedere nessuno”.
La medaglia di bronzo alla palla dei Mondiali di Sofia 2018 non perde di vista il suo sogno di Tokyo 2020 e poco importa se è scivolato via di un anno. Nonostante il momento di stop forzato dell’attività agonistica: “Sarà una stagione strana, completamente diversa rispetto gli altri anni. Sono state rinviate o annullate tante gare internazionali che avrebbero portato ai Giochi Olimpici e quindi è venuta meno quel tipo di preparazione che ti permette di maturare gradualmente, attraverso il confronto in pedana, in vista dell’obiettivo più grande. Cercherò comunque, grazie alle esperienze che ho accumulato in carriera di prepararmi fisicamente e mentalmente. È strano non gareggiare, per chissà quanti mesi. Ho subito avuto il brutto presentimento che si sarebbe fermato, giustamente, tutto. Però non mi sono buttata giù, penso soltanto a fare il mio lavoro, impegnandomi al massimo con passione. Ora come ora è difficile pensare all’Olimpiade. Vivo giorno per giorno ma Tokyo resta un bellissimo punto di arrivo, sarà spettacolare”.