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Andrea Facci è il nuovo presidente della Federginnastica. La 98esima Assemblea Nazionale Ordinaria della Federazione Ginnastica d’Italia ha infatti eletto Facci alla guida federale per il quadriennio 2025-2028 con 4.620 voti, pari al 98,7% degli aventi diritto. La sala dell’Hilton Rome Airport a Fiumicino ha applaudito il 28esimo Presidente FGI, candidato unico e al suo primo mandato, che succede all’uscente Cav. Gherardo Tecchi, in carica dal dicembre 2016. Renato Galliani, in carica dal 2008, rimane a capo del Collegio dei Revisori dei Conti con 4.235 preferenze, pari al 96,96%.
La biografia del nuovo presidente
Andrea Facci è nato il 31 maggio 1984 ad Abano Terme, in provincia di Padova, sposato con Luciana De Corso, dottoressa in management dello sport, tecnica e giudice di ginnastica ritmica, come si legge sulla nota della Federazione. A cinque anni entra per la prima volta in una palestra, da quel momento la sua vita ha sempre orbitato intorno alla ginnastica, con diversi ruoli e mansioni: atleta, allenatore, ufficiale di gara, dirigente societario e federale, per 16 anni nel comitato regionale FGI Veneto e dal 2017 all’interno della federazione nazionale.
Durante gli allenamenti, consegue il diploma di Teoria e Solfeggio presso il Conservatorio “Antonio Buzzolla” di Adria e prosegue poi con il pianoforte fino al 5° anno. Dopo gli studi liceali, nel biennio al liceo scientifico e nel triennio in quello linguistico, ha conseguito la Laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali e la Laurea magistrale in Politica Internazionale e Diplomazia, presso l’Università degli Studi di Padova, con uno stage alle Nazioni Unite utile per la pratica delle lingue (spagnolo, inglese e tedesco). Altre esperienze professionali hanno fatto parte della sua crescita personale: l’attività di operaio presso l’azienda di famiglia, specializzata in elettronica applicata, il consulente assicurativo come capo settore della compagnia Alleanza Toro Spa, il commerciale per un’azienda che opera nell’ambito dell’allevamento e dell’agricoltura.
Alla guida della società di Padova
Dal 2008 al 2017 guida il Corpo Libero Gymnastics Team di Padova, una associazione sportiva dilettantistica nata dalla volontà ferrea e dal carattere vulcanico del suo primo allenatore, Francesco Schiavo, che sin da piccolo aveva il sogno di costruire “la palestra più grande d’Italia”. Gestione societaria presso il Palaindoor di Viale Nereo Rocco, gestione delle gare, ideazione di eventi, attività sportive e sociali, interazione con le amministrazioni pubbliche, e tanto altro ancora, fanno parte del patrimonio esperienziale costruito con un gruppo di persone affiatate, ambiziose e determinate a raggiungere obiettivi sempre più importanti.
L’esercizio societario ha poi lasciato il campo alla sua naturale prosecuzione, l’amministrazione federale; infatti, dal 2017 ad oggi ricopre il ruolo di team manager dell’Artistica Maschile e dal 2019 ha potuto dare un ulteriore contributo alla FGI coordinando i team manager di tutte le altre sezioni. In questi otto anni, complessi ed emozionanti, Andrea Facci ha avuto la possibilità di interfacciarsi in maniera poliedrica e costruttiva con tutti i segmenti della Federazione Ginnastica d’Italia, sia sul nazionale sia nel territorio, percependone le diverse sfaccettature.
Le parole del nuovo presidente della Federginnastica
Facci ha parlato così dopo l’elezione: “Dall’età di cinque anni, da quando mi addormentavo sui salsicciotti in palestra, sognando di diventare un campione, il mondo della ginnastica non mi ha mai abbandonato. Ora sono pronto a restituire il bene ricevuto, sono pronto per nuove sfide, emozionanti, spero positive, seppur complesse, con il desiderio sempre di fare squadra per raggiungere altri storici traguardi agonistici, con l’intenzione sincera di mettere il bene comune davanti alle esigenze individuali, con la presunzione di considerare la ginnastica uno dei fulcri culturali del nostro Paese, con l’orgoglio di salvaguardare l’integrità morale e la reputazione dell’ambiente nel quale sono cresciuto e di far crescere, a mia volta e ancor di più, la Madre di tutto lo sport italiano“.