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Serenità, cuore e passione sono le tre parole d’ordine del Corpo Libero Gymnastics Team, giovane società nata a Padova nel 1997. Dopo il grande successo dello scorso anno nel Campionato Nazionale di Serie A2, Sportface.it ha avuto il piacere di scambiare due parole con Michela Francia, espertissima allenatrice approdata nel settembre del 2011 in questa società con il compito di riorganizzare il settore femminile.
Come state vivendo l’avvicinamento alla prima tappa di Serie A?
“Al Corpo Libero Gymnastics Team di Padova l’atmosfera che si respira è serena, lo è sempre, lontano e vicino alle gare. Certo, un po’ di tensione c’è; è dovuta alla giovane età delle atlete che comporranno la squadra, ma sto cercando di gestirla al meglio. Sono a Padova da 7 anni con il ruolo di Direttrice del settore agonistico e tecnico responsabile della squadra di serie A. La mia ‘mission’ fin da allora è stata quella di ampliare i vivai per creare un ambiente più stimolante e competitivo per tutte. Lavorano nel mio staff due allenatrici, Laura Canton e Mara Rodighiero, che coadiuvano il lavoro con passione, più una new entry, Elisa Michelon, ex capitana della squadra di serie A dello scorso anno, che sto formando tramite un gruppo di piccolissime atlete. Su di loro ripongo la mia massima fiducia. Unico problema…manca un uomo, che stiamo cercando per completare lo staff. Sedici le ginnaste tra Allieve di quarto livello, Junior 1a fascia e 2a fascia, Senior 1a fascia e 2a fascia. Con tutte stiamo lavorando molto per apportare stabilità agli esercizi e ricercare la pulizia necessaria per fare una buona gara. La cosa bella è che l’allegria da noi non manca mai; le ginnaste sebbene attente e impegnate, entrano ed escono col sorriso e questa è una cosa fondamentale!”.
Cosa ne pensate delle novità apportate in questo campionato?
“Questo campionato sarà un po’ difficile per tutti. La formula 6,4,3, ossia 4 ginnaste all’attrezzo e tre punteggi validi su una squadra composta da 6 ginnaste, non è semplice se non hai un vivaio ampio ed è proprio per questo motivo che molte squadre hanno cercato prestiti e tesseramenti vari per ovviare al problema. La nostra squadra sarà formata esclusivamente da nostre atlete di cui alcune molto giovani come detto prima. Sarà una lotta difficilissima ma siamo pronte a giocarcela con forza e determinazione. Un’altra differenza sarà rappresentata dai tempi di gara, rapidissimi: una squadra per attrezzo con poco tempo di prova, senza pause date dal bye; penso che ciò metterà a dura prova le meno esperte. Tolti i punti speciali, il totale di gara sarà esclusivamente il valore effettivo del club. Peccato, però, che con i vari prestiti e tesseramenti non si evidenzi il lavoro societario reale. Sono molto curiosa di vedere quali saranno le forze in campo alla prima tappa; 24 squadre presenti, 12 squadre di A1 e 12 di A2, che si scontreranno e comporranno una classifica unificata per stabilire nel 2019 la nuova formula del campionato. La tattica cercherò di affinarla meglio dopo la prima prova”.
Da chi sarà formata la vostra squadra? Avete già deciso la formazione che scenderà in campo nel week end del 2/3 marzo?
“Sono iscritte al campionato 9 ginnaste delle 16 a disposizione: Ricciardi Sara, Nascimben Lisa, Doria Giulia, Bizzotto Elisa, Villatora Giada, Breda Martina, Nizzetto Gaia, Dalla Mutta Adua e la allieva 4, Doria Giovanna. Sulle 6 atlete decisive sono ancora in corso vari tests e solo in gara potrete vedere da chi sarà composta la squadra. Ho praticamente già deciso le prime 4; per le altre due, invece, devo fare un ultimo test. I miei cambi tattici dell’ultimo minuto sono molto noti alle mie atlete alle quali richiedo la massima preparazione sui 4 attrezzi; è una mia scelta, non sanno mai cosa dovranno fare in gara perché non voglio che perdano attenzione sulla preparazione degli altri esercizi”.
Su cosa avete lavorato maggiormente negli ultimi mesi?
“Abbiamo lavorato molto sulle esigenze mancanti negli esercizi e su movimenti di massima difficoltà a trave e volteggio per cercare di colmare la mancanza che abbiamo alle parallele. Altro aspetto su cui sto cercando di lavorare molto è la rapidità di esecuzione con poco tempo di prova, c’è ancora tanto da fare ma l’impegno e l’attenzione sono massimi. Sono tutte atlete interessanti, alcune di loro presenteranno elementi di altissimo valore tecnico; osare un po’ di più sarà importante per alzare il livello degli esercizi”.
Dopo il grande successo dello scorso anno, cosa vi aspettate da questa nuova stagione agonistica? Quali sono i vostri obiettivi di squadra?
“Lo scorso anno è stato veramente un anno in cui i risultati non sono mancati. Tantissimi podi importanti. La squadra di serie A2, a dispetto di un infortunio a due giorni dall’inizio di Elisa Michelon, una delle ginnaste di punta e capitana della squadra, si è posizionata sempre sul podio su tutte le prove, aggiudicandosi il secondo posto in finale e passando in serie A1 dopo 6 anni di lotte ma il programma è cambiato. Con la squadra abbiamo un po’ riso di questo; dal primo anno, e ogni anno, siamo state sempre presenti sul podio ma in finale, quando il regolamento prevedeva il passaggio delle prime due squadre alla massima serie, arrivavamo terze. Quando ne prevedeva tre arrivavamo quarte a pochi decimi dal podio. Quest’anno seconde, ma il cambio non ci ha dato la soddisfazione di chiudere il cerchio, evidentemente il destino vuole che la lotta continui e il lavoro per raggiungere quell’obiettivo si faccia sempre più duro. Ma, alla fine, è proprio questo il bello! Quest’anno, con questa formazione, non so cosa succederà fino a che non avrò chiare le forze in campo delle avversarie; entrare tra le prime 8 la vedo dura, una mission impossible. Il mio obiettivo non lo dico, pronostici non ne faccio mai, so cosa manca e su cosa devo lavorare, l’impegno e la determinazione sono alla base. Come sempre l’orgoglio di vestire i colori del nostro club ci accompagnerà. Una curiosità di quest’anno è la realizzazione del mio sogno nel cassetto: ho aperto con due socie “Dream Vision s.r.l.s.” una società che produrrà le mie creazioni: dal disegno alla gara, un tutto tondo che mi completa. La squadra vestirà il mio primo body e questo, ovviamente, mi darà ulteriore emozione, è veramente il sogno di una vita che si è realizzato!”.