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Verstappen continua a volare, ma Zhou gli toglie la possibilità di fare due su due. Dopo aver dominato la classifica tempi del day 1, anche nella seconda giornata di test in Bahrain sembrava tutto apparecchiato per parlare ancora una volta di dominio del due volte campione del mondo, che in effetti per gran parte del pomeriggio conclusivo per lui, visto che domani tocca solo a Perez, è saldo al comando con un gran crono. Nel finale, però, il cinese dell’Alfa Romeo, su gomma soft e dunque poco indicativo, gli soffia il miglior tempo e chiude al comando il day 2 sul circuito di Sakhir. Una bella iniezione di fiducia per uno dei piloti più in difficoltà del Circus nella scorsa stagione, oggi in pista fin dalla mattina. In ogni caso, non si cancella certo quanto fatto vedere da Super Max, che continua a fare paura sia nell’attacco al tempo di qualifica, che nel passo gara, sicuramente migliore rispetto a quello della Ferrari, e che ora si gode il meritato riposo dando già appuntamento al venerdì di libere.
Passando proprio alla scuderia di Maranello, l’unico aggettivo possibile – neutro, senza alcuna accezione negativa o positiva che sia – è indecifrabile. Già , perché la Rossa va tra alti e bassi, con Sainz abbastanza lineare e in vetta alla classifica tempi della mattina, poi Leclerc che fatica un po’ nel tempo da qualifica e paga oltre un secondo a Verstappen, ma con un carico di benzina maggiore, quindi nel long run crolla dal punto di vista delle prestazioni in modo improvviso. Torna a vita la sua monoposto nel finale, quando prova a girare per la simulazione gara con gomma più dura: ottime prospettive stando a questo settore dei test di oggi, ma bisogna lavorare ancora per capire a che punto è.
A che punto è la Mercedes lo sa Toto Wolff, che ha ammesso di non essere per nulla ottimista. E infatti i tempi non sono buoni, entrambi fuori dalla top-10 sia Hamilton al mattino, che Russell al pomeriggio. Quest’ultimo poi, riscontra anche dei problemi al motore e accompagna la sua vettura a bordo pista, facendo appena 26 giri. In perfetta controtendenza Logan Sargeant, il rookie della Williams (che quest’anno potrebbe non essere il fanalino di coda): tanti giri per lui in pista tutto il giorno, di fatto come se avesse corso tre Gran Premi in otto ore. E soprattutto, il quinto tempo che fa ben sperare. Così come il terzo crono di Fernando Alonso, il vecchio leone che non smette mai di ruggire, neanche alla guida di un’Aston Martin che pare davvero ben progettata. Più ombre che luci, invece, per McLaren e Alpine. Domani ultima giornata a disposizione, poi si farà sul serio con il weekend di gara a inizio marzo.
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