di Giada M. Oricchio
Belle le vacanze e straordinario il tempo passato in famiglia, specie con le due figlie piccole, ma la Ferrari chiama e Sebastian Vettel risponde. Mentre il Presidente della Rossa, Sergio Marchionne, faceva debuttare la Ferrari in Borsa e chiedeva il Mondiale da subito, il quattro volte campione del mondo si è raccontato al giornale TZ.
La voglia di vincere c’è, ma non basta: «C’è la tentazione di pensare in grande per il prossimo campionato, ma non dobbiamo dimenticare i piccoli passi, perché lo scorso inverno ci sono stati tantissimi cambiamenti. Non solo i piloti, è arrivata tanta gente nuova e molti altri che hanno cambiato posizione. E’ troppo presto oggi per fare delle previsioni, c’è ancora tanto da fare».
Vettel è consapevole delle attese e di cosa significa essere ferrarista. È stato lui, con le sue canzoni, il suo italiano immediato e le sue fughe sul podio con il casco per mostrare al mondo orgoglioso il logo del Cavallino Rampante, a rivelare che la passione dei tifosi lo aveva travolto: «I nostri fan sono pazzeschi, c’è tanto amore intorno alla Ferrari che ora ha una mentalità aziendale diversa. All’inizio era tutto un po’ difficile e complicato, poi via via si è semplificato. Io e il team abbiamo imparato diverse cose e continueremo così. Siamo sulla strada giusta perché abbiamo messo insieme ogni cosa. Siamo riusciti a ottenere tre vittorie che nessuno si aspettava, ma soprattutto abbiamo dimostrato consistenza, il 2015 è stato un anno eccezionale». Ora serve il salto della staccionata, quello che porta al trofeo più ambito.