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Max Verstappen si prende la sprint a Imola, ma è questione di un punticino. La festa Ferrari, con gli spalti dell’autodromo italiano ricoperti da una splendida marea rossa, non è certo rovinata per la vittoria dell’olandese nella corsa del sabato sui 21 giri di questo format anomalo che vedremo, oltre che in Emilia Romagna, anche in Austria e in Brasile. Sono 8 punti per il campione del mondo in carica, 7 per Charles Leclerc, dunque cambia ben poco. Il monegasco sicuramente non sarà contento, visto che venire superati a due giri dal termine non è mai bello, ma al contempo il modo in cui ha sverniciato al via il rivale e il fatto di aver resistito fino alle ultime battute di questa mezzoretta in compagnia della F1 possono far ben sperare in vista della gara di domani, dove i punti a chi vince sono 25 e il gap con il secondo è di ben sette punti. Tutt’altra cosa
La Red Bull, se risolverà una volta per tutte i problemi di affidabilità , sarà un rivale durissimo, ma non si può certo dire che questa Ferrari non sia in grado di lottare per il titolo, a cominciare dal fatto che al momento è uno-due di Maranello in classifica piloti. Già , perché c’è anche da registrare un super Carlos Sainz. Dopo il pasticcio nelle qualifiche di ieri, lo spagnolo è riuscito a rimontare dalla decima alla quarta posizione, convertendo così in una seconda fila per la gara standard della domenica una quinta fila amara dalla quale partiva oggi. Che dire, benedetta gara sprint. E lo stesso discorso si può fare per l’altro scudiero di lusso, quel Sergio Perez che arriva terzo anche lui dopo una serie di bei sorpassi e può essere schierato nel due contro due che sembra quasi una partita a scacchi per la gara di domani.
Chi delude, e anche profondamente, è ancora la Mercedes. Purtroppo per loro, un vero e proprio disastro, una vettura impresentabile e incapace di fare top-10 e di superare. Se chi sta davanti non ha problemi, questa vettura è perfettamente da pacchetto di mischia, e nemmeno la migliore della compagnia (applausi invece alla McLaren che parrebbe aver recuperato terreno). E Lewis Hamilton, sette volte campione, è costretto anche a finire dietro a Russell. E’ fine di un’era?
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