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Sempre la stessa, solita storia. Max Verstappen si prende l’ennesima pole position, stavolta col brivido per diversi motivi, e si candida a vincere per la prima volta il Gran Premio di Gran Bretagna, e per la seconda volta su questa pista dove nel 2020 trionfò con la denominazione del Settantesimo Anniversario. Col brivido, dicevamo, perché l’olandese dopo il primo colpo ha rischiato grosso di non riuscire a migliorarsi più di tanto nel giro decisivo, quando Lando Norris aveva fatto urlare di gioia il pubblico britannico. Invece, no, basta un terzo settore meraviglioso per piazzarsi ancora una volta davanti a tutti. E non c’è investigazione che possa scalfirlo, visto che aveva un po’ fatto scalpore quello che sembrava un sorpasso in regime di bandiere gialle ai danni di Russell nel Q1. Analizzando bene, però, a salvare il due volte campione è il secondo dei tre pannelli luminosi che era spento. Niente limitazioni lì ed è proprio lì che passa il pilota Mercedes, evitando così spiacevoli sorprese di quelle che la Fia sa architettare, anche con un discreto delay.
Insomma, la sua Red Bull vola e la fortuna aiuta gli audaci, in questo macrogruppo non rientra suo malgrado Sergio Perez che, incredibile ma vero, per la quinta volta consecutiva non accede al Q3 e per la terza volta è escluso nel Q1, proprio come oggi: disastro gestionale per lui che entra per primo, fa il tempo, poi viene scavalcato perché la pista è più gommata e successivamente, anche in virtù di una bandiera gialla di Bottas, deve fare i conti con la cancellazione del giro. Primo degli esclusi, ennesimo disastro ed ennesima rimonta per salvare la faccia.
La Ferrari, invece, è imperfetta in queste qualifiche. E’ chiaro come il Cavallino, in fin dei conti, sia la seconda forza del Mondiale, ma è altrettanto evidente come se ti ritrovi dietro alle due McLaren di Norris – eccezionale prima fila – e Piastri – prima volta in seconda e grande futuro -, team in crescita con gli aggiornamenti, ma comunque inferiore, qualcosa non è andato per il verso giusto. Un errore di troppo per Leclerc nell’ultimo settore dell’ultimo tentativo del Q3, un Sainz che non fa della velocità di punta nel giro secco il suo punto di forza.
E soprattutto, qualche schermaglia di troppo tra i due piloti, con lo spagnolo che mostra ancora una volta la sua insofferenza a un ruolo di seconda guida mascherato da una facciata di pari opportunità . E’ davanti in pit-lane, gli viene chiesto di cedere la posizione perché così si era deciso: Carlos si difende dicendo che non è leale tutto ciò, anche perché in quel momento lui aveva il quarto tempo e Charles il terzo, dunque era lui quello più a rischio. Motivazioni che lasciano il tempo che trovano, deve dare la posizione ma vuole comunque lanciare un segnale superando il compagno in pista. Pronta risposta del monegasco: “Bravo Carlos, bel sorpasso”, con ironia e anche un pizzico di incredulità . Una manovra che per poco non costava il patatrac con una Alpine, un rapporto tra i due alfieri della Rossa che andrà sicuramente gestito in queste ore, se si vuole massimizzare il risultato, che qui è come minimo un doppio podio.
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