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Un mese di stop e finalmente si riparte. La marea orange è pronta ad accogliere il Circus in Olanda, dove a Zandvoort si corre per la terza edizione di fila in F1 dopo il ritorno in calendario, che, coincidenza o meno che sia, corrisponde allo strapotere di Max Verstappen, che anche quest’anno è ormai a una manciata di GP dal laurearsi campione del mondo per la terza stagione consecutiva. Nella pista di casa, reduce da una striscia di vittorie da far tremare i polsi, Super Max non vuole di certo passare la mano, anche se Sergio Perez è tornato a fare il suo dovere in Belgio e, sempre nell’ultima gara prima della pausa, la Ferrari aveva ripreso colore, passando da un rosso opaco a uno un po’ più acceso, anche se dalla lotta per il podio a quella per la vittoria passa tantissimo.
Già , ma ecco che arrivano in soccorso massicci aggiornamenti, che vedremo a pieno regime a Monza, dove sembra poterci essere una vera e propria rivoluzione, mentre in Olanda cominceranno a essere gettati i germogli di questo pacchetto portato da Maranello. Verrà introdotta una versione aggiornata del fondo, e con tutta probabilità , nelle libere 2 o 3, su una delle due vetture saranno impiantati anche gli aggiornamenti che si vedranno una settimana dopo in Italia, a cominciare dalle ali a basso carico aerodinamico, cercando di evolvere quanto già introdotto in Belgio.
Tante curve, un solo rettilineo, un clima particolarmente umido a causa della vicinanza con il Mare del Nord su cui si affaccia il circuito olandese, riportato in calendario dopo qualche decennio proprio nel 2021 (sarebbe dovuto tornare nel 2020, ma ci si è messo di mezzo il Covid), in cui, tanto per cambiare, ha vinto quello che si sarebbe poi laureato campione del mondo un paio di mesi dopo, per poi ripetersi lo scorso anno. Rispetto allo scorso anno, però, è cambiato qualcosa: inserito sempre tra Spa e Monza, due delle piste più iconiche, stavolta però con la pausa estiva di mezzo e dunque con tutta l’attenzione degli appassionati qui dopo il mese di digiuno, non soltanto come intermezzo tra i due circuiti leggendari.
Una pista particolare quella di Zandvoort, con le curve sopraelevate e veloci che porteranno sicuramente i team a preponderare per una configurazione ad alto carico aerodinamico. Il DRS sarà molto potente dunque, e come nelle Ardenne prima della pausa estiva, anche nella pista olandese le gomme saranno particolarmente sollecitate e sottoposte a un importante rischio degrado. La Pirelli ha pertanto portato le miscele più dure della gamma, con la C1 per la hard, C2 per la medium e C3 per la soft, per un asfalto che metterà a dura prova gli pneumatici.
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