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Una sprint divertente, resa incerta dalla pioggia e da continui corpo a corpo tra i piloti, liberi a livello psicologico dal fatto che domani si resetta tutto e si torna alla griglia stabilita venerdì. In Austria, però, l’ordine degli addendi può pure cambiare, il risultato no: Max Verstappen si è preso la doppia pole tra ieri e stamattina e adesso anche la gara sprint, con una brutta partenza peraltro che lo ha costretto a doversi difendere da un aggressivo Perez e persino da Norris, con una pericolosa escursione fuori pista ma poi con la classe e la fame che lo contraddistinguono, arrivando a dare 21 secondi al secondo, il compagno Checo, che viene messo ancora una volta in riga, anche se quantomeno ottiene il risultato che tutti in casa Red Bull vogliono da lui, ne più, ne meno. E dopo una serie di appuntamenti fallimentari, e con il rischio domani di dover soffrire ancora, questo è ossigeno purissimo.
Max, intanto, continua a portare a casa punti su punti. Ne prende altri otto, vincere aiuta e vincere e lui non sembra mai stanco. La gara, divertente come detto, allora è alle sue spalle, ed è una sprint che vola via con tanti bei momenti. In primis, dall’exploit di Nico Hulkenberg, che si regala il lusso di superare Perez e di insidiare Verstappen, prima di arrendersi alle gomme che non vanno. Ed è proprio lui uno dei più coraggiosi nel montare le slick a pochi giri dal termine: per la verità, è stato George Russell ad aprire le danze, rimontando così fino alla zona punti (è ottavo, davanti a lui c’è Ocon e le due Aston Martin di Stroll e Alonso ai piedi del podio, una mossa azzeccata che il tedesco della Haas ha colto al volo, piazzandosi ottimamente al sesto posto con tanto di giro veloce.
Da applausi la sua gara, così come quella in fin dei conti di Carlos Sainz, che sale sul podio per la prima volta in stagione e tiene alto il morale di una Ferrari che, dopo i bagordi di ieri, oggi deve fare i conti – e si era già visto al mattino – con la solita batteria di errori, performance non all’altezza di un pilota, confusione. E tutto assieme, poi: Charles Leclerc, infatti, è solo dodicesimo, dopo una gara anonima, davvero deludente, resa ancor più difficile dalle tre posizioni di penalità per l’impeding. Parte nono ma ha tutto il potenziale per entrare in zona punti, invece ne finisce fuori, non riesce a passare Ocon, si fa infilare da Norris e dalle Mercedes, davvero un peccato anche aver tentato la sorte con le slick ma quando ormai era troppo tardi rispetto agli altri. Fuori dai radar all’improvviso, Charles ha finito i bonus qui in Austria, perché domani si parte dalla prima fila e non sono ammessi errori o giornate no.
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