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Sempre lui, sempre Max Verstappen. Implacabile e ingiocabile, anche quando non parte dalla pole. Lando Norris ne sa qualcosa e alla fine deve accontentarsi del secondo posto, venendo bruciato già alla prima curva di una bella sprint race in Brasile. Il tre volte campione del mondo, invece, fa gara a sé e anche se per qualche giro si ritrova con un vantaggio oscillante intorno al secondo, non mette mai a rischio l’ennesima vittoria, perché gara o sprint per un cannibale come l’olandese fa poca differenza. Lascia solo le briciole agli altri, e domani in gara è pronto a dominare anche dove, lo scorso anno, ebbe le maggiori difficoltà in assoluto. Quest’anno però la Red Bull sembra aver sistemato le cose e lo dimostra anche l’ottimo terzo posto di Sergio Perez, che parte come peggio non potrebbe ma poi fa valere le performance della sua vettura. Checo si rifà , così come Yuki Tsunoda su AlphaTauri, che porta a casa un meraviglioso sesto posto, confermando la posizione in griglia, che unito a Daniel Ricciardo non a punti ma nono, ci fa capire che come quinta forza qui potrebbe esserci ancora la vettura di Faenza.
L’interesse vero in questa fase finale di stagione però riguarda il duello tra Ferrari e Mercedes. Le Frecce d’Argento come le cicale, il Cavallino fa la formica, e per il momento nella sprint racimola qualche punto in più la scuderia che si trova al momento al secondo posto nella classifica costruttori, aumentando di due punti il margine ora di 24 sul team di Maranello. Hamilton e Russell partono a razzo, sembrano averne persino più di Verstappen, poi entrambi crollano di prestazione e il sette volte campione perde posizioni. Altrimenti, sarebbero stati guai per la Ferrari, costretta a dover fare i conti con un P3-P4 dei rivali. Poi, invece, la gomma crolla per la Mercedes e la Ferrari che ha fatto la formica, decidendo peraltro con Leclerc di sacrificare un set nuovo per tenerlo buono per una gara di domani in cui si parte dalla prima fila, rinvigorisce nel finale. Insomma, tattica attendista e forse un po’ troppo timida, ma in questo modo la gara di domani può essere decisiva per provare a guadagnare punti sulla Mercedes, visto che poi resteranno soltanto due appuntamenti per provare a ribaltare tutto.
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