Le prove libere ci avevano fatto intuire qualcosa, le qualifiche non danno scampo: Max Verstappen è subito tornato a dettare legge dopo la parentesi di Singapore e ha dominato la caccia alla pole numero sedici della stagione di F1. In Giappone, sul magico otto di Suzuka, l’olandese che l’anno scorso qui ha centrato il secondo titolo piloti, e che quest’anno dovrà attendere almeno il Qatar, ha inflitto distacchi siderali ai competitor, che di fatto per lui non ci sono, e anche al suo compagno di squadra, il solito deludente Sergio Perez che non va oltre il quinto posto con la stessa macchina, anche se pensata per esaltare ed essere esaltata da Super Max.
Alle spalle dell’inarrivabile classe 1997, però, non c’è la Ferrari, così come da speranze della vigilia, ma troviamo la solita McLaren, che ormai dalla Gran Bretagna, tra alti e bassi, è tutto sommato la seconda forza del Mondiale, prendendo il posto, in uno switch repentino di metà stagione, di una Aston Martin sempre più deludente (Alonso decimo, Stroll fuori in Q1). E se la Mercedes continua ad avere problemi in qualifica, trovando solo la quarta fila coi suoi due piloti, la Ferrari deve fare i conti con un piccolo passo indietro sul circuito nipponico, non tanto dal punto di vista delle prestazioni, quando dal risultato puro. Quarto tempo con Leclerc, sesto con Sainz, vicini alle due McLaren, che si possono battere in gara ma non sarà scontato né facile, dunque seconda e terza fila, che era l’obiettivo minimo qui e che su una pista completamente diversa da quella di Marina Bay ci può stare eccome. Ma in gara ci si aspetta il podio con almeno una delle due vetture, e bisognerà azzeccare tutto alla perfezione.
La bandiera rossa causata da Sargeant ha un po’ rovinato i piani dei due piloti del Cavallino, costretti a montare un nuovo set di soft per passare il taglio, non avendo prima dello stop un tempo, ma al Q3 sia Leclerc che Sainz hanno fatto il massimo e non ci sono troppe recriminazioni. Verstappen andrà a vincere nettamente a meno di problemi alla sua Red Bull, poi ce la si gioca per il podio con Perez che proverà a rimontare forte di una macchina superiore, le McLaren che cercheranno di resistere in virtù delle posizioni di partenza. E per la Ferrari, di conseguenza, sarà complicato salire sul podio per la terza gara di fila, ma sarebbe fondamentale riuscirci per dar continuità a un ritorno dalle vacanze estive sicuramente più consono al marchio.