Formula 1

Verstappen furioso, ora la Red Bull rischia grosso: la svolta in estate o Max può diventare un caso

Max Verstappen
Max Verstappen - Foto Eric Alonso/IPA Sport

Adesso la Red Bull rischia grosso di mandare all’aria la stagione. Da ormai un paio di mesi la McLaren è di gran lunga la miglior vettura in pista e il team austriaco, per un motivo o per un altro, si ritrova a dover fare i conti con gare estremamente difficili in cui sta succedendo di tutto. Addio dominio, addio doppiette (già da un pezzo, Perez è ormai in catalessi), ma addio anche persino ai podi con Max Verstappen, che non appena il rendimento della vettura è calato un po’, sta facendo riemergere il suo carattere spigoloso, sta commettendo errori su errori, sbotta col team e raccoglie pochi punti. Il vantaggio in classifica piloti si assottiglia, in modo lento ma costante, mentre quello della classifica costruttori è ormai ridotto all’osso, e in quel caso persino nei confronti della Ferrari. Una preoccupante involuzione per la Red Bull che mette a nudo un rapporto forse non più idilliaco col tre volte campione del mondo.

Lo testimoniano i team radio davvero al veleno di oggi: prima Verstappen si apre col muretto e lo accusa di farsi fregare sulle strategie dagli altri team, poi affonda ulteriormente chiamando “me**a” la strategia adottata e promettendo che ci penserà lui a rimediare quanto gli hanno dato. Peccato però che in pista non rimedia affatto nel momento in cui deve faticare – esatto, faticare, e mica poco – per passare Hamilton e prendersi almeno il terzo posto. Ecco che arriva l’errore all’ennesima porta chiusa da Lewis e sembriamo ripiombare nel 2021: la macchina numero 1 che decolla e finisce fuori pista, dal potenziale podio a persino Leclerc, che ne approfitta sornione, davanti. E Lambiase a quel punto deve bacchettarlo: “Ti stai comportando come un bambino”. Parole durissime. Ne viene fuori un quinto posto che potrebbe favorire le avances di Toto Wolff, mentre il settimo di Perez è francamente ben poco indicativo, visto che ormai è consuetudine che sia tagliato dai giochi con un rendimento imbarazzante in qualifica. Già da Spa serve il cambio di passo, poi dopo la pausa estiva sarà obbligatorio tornare a essere i primi della classe, o il rischio è quello di mandare tutto all’aria.

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