[the_ad id=”676180″]
Prosegue il dominio di Max e il weekend del Qatar si apre con la pole position, l’ennesima, di Verstappen, che domani ha la grande chance di vincere il Mondiale al sabato, cosa riuscita solo a grandi firme del Circus, il primo a farlo in una gara sprint. Gli bastano tre punti, intanto ipoteca e prenota anche la vittoria della gara di domenica, visto che i distacchi sono pesanti per tutti, anche se non siderali, escludendo Sergio Perez che subisce un’altra umiliazione dal compagno e per l’ottava volta su diciassette qualifiche è escluso prima del Q3. Per il messicano, ora il sedile del prossimo anno è oggettivamente a rischio.
Ma tornando all’olandese, lascia solo le briciole ai rivali e vuole battere altri record, come il maggior numero di vittorie in un anno e di punti conquistati in una stagione. Intanto, pregusta già il terzo Mondiale, questo per la prima volta davvero senza rivali: tanto che può vincerlo di sabato, gli basta classificarsi almeno sesto nella sprint, e sarà iridato per la terza volta e in questo caso con ben sei gare di anticipo e due giorni prima rispetto al 2022.
Se poi la vettura che teoricamente può contendere la vittoria, ma solo se Verstappen commette errori, si dà la zappa sui piedi… La McLaren è ancora seconda forza, ma sia con Norris che con Piastri viene tradita dal disastro track limits, con la Fia e la F1 che fanno una pessima figura a livello planetario, cancellando giri con i piloti impegnati nelle interviste perché in quel momento in top-3. Norris viene mandato via, Piastri scopre il suo destino mentre risponde alle domande, e così Russell sale in prima fila e Hamilton è terzo, anche se la Mercedes non è sembrata poi così brillante. Di sicuro di più, però, di una Ferrari davvero deludente. L’effetto Singapore è finito e sulla pista qatariota si parte malissimo al venerdì. Leclerc quinto, ma settimo in pista prima della retrocessione delle due vetture arancioni, mai a suo agio in modo concreto, Sainz addirittura escluso al Q2 perché le gomme non erano pronte e perché l’unico tentativo vero trova anche in questo caso la mannaia dei track limits, che la Fia deve assolutamente rivedere su piste come queste, pena rendere ridicolo uno sport che già fa i conti con poca attrattività perché vince sempre lo stesso. Che domani, salvo imprevisti, si prenderà il terzo titolo.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]