Una sprint race in cui, alla fine, vince principalmente la noia, oltre al solito Max Verstappen. L’olandese deve “sporcarsi le mani” soltanto al via, quando Leclerc prova a infilarlo e allora servono le maniere forti, serve la versione 2021, con un po’ di sana scorrettezza di cui, ormai da quasi due anni, può fare assolutamente a meno visto lo strapotere. Il monegasco viene chiuso quasi fuori dalla pista e al comando resta il tre volte campione del mondo, consentendo peraltro a Hamilton di infilarsi in seconda posizione.
Da un possibile secondo posto al terzo, un podio che può dare morale a una Ferrari alla ricerca di una vera identità. Forte nel giro secco, ancora troppe difficoltà sul passo gara: la gestione gomme oculata dei primi giri non paga nel finale, e anzi con un giro in più il ferrarista avrebbe perso la posizione anche su Norris, forte di una McLaren invece brillante (solo la sua, perché Piastri dopo un’escursione fuori pista soffre e non poco).
Su Carlos Sainz, invece, la scelta di montare le soft (unica monoposto su venti a farlo) non è del tutto peregrina, visto che avere un responso in tal senso non guasta, ma si rivela troppa la sofferenza con questa mescola in una distribuzione su diciannove giri, e così il sesto posto è l’unico risultato possibile da difendere con le unghia e con i denti. C’è per il Cavallino una piccola soddisfazione, quella di aver guadagnato un punto sulla Mercedes, che fa i conti con un Russell penalizzato due volte, prima dopo le shootout con tre posizioni per impeding (ironia della sorte, proprio su Leclerc), quindi di cinque secondi nella sprint, fatto che gli fa perdere una posizione e dunque un punto.
Poca roba, ma in questo finale, se davvero ci si vuol giocare il secondo posto dei costruttori, vale tutto. E a valere tantissimo, è ovvio, sarà la gara di domani: come nel Giorno della Civetta, si riparte da capo e stavolta Leclerc scatta dalla pole position, cercando di chiudere Norris al via, magari più delicatamente rispetto a ciò che ha subito oggi, per poi costruire la miglior gara possibile, conscio che Verstappen su questa pista anche partendo sesto può tranquillamente raggiungerlo in un quarto di gara.