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Unico pilota a girare per tutto il giorno senza dare il cambio al compagno, 157 giri che di fatto equivalgono a tre Gran Premi corsi in un solo giorno, e poi il tempo di 1.32.837 con cui domina il day 1. La prima giornata dei test in Bahrain, primo vero appuntamento del nuovo Mondiale di F1 in cui abbiamo potuto assaggiare – mascherato o no – il vero potenziale delle nuove vetture, sorride al solito Max Verstappen, due volte campione di F1 e detentore del titolo dopo aver dominato la scorsa stagione. Si riparte come si era terminato, con l’olandese a dettare il passo, a non commettere errori, a macinare km e giri senza mai avere un problema. E Horner può godersi una vettura che viene inaugurata nel migliore dei modi, anche se è bene ricordare che lo scorso anno l’inizio non era stato dei migliori per il team austriaco, salvo poi sbaragliare la concorrenza. E se Verstappen comincia fin dall’alba a dettare legge, il rischio è che non ce ne sia per nessuno.
La verità , però, è che siamo soltanto al primo giorno di test, e tutto può succedere. Solo indicazioni, non certezze scolpite nella pietra, ed è anche in questo senso che va letto l’exploit di Fernando Alonso. Appena arrivato in Aston Martin, il vecchio leone asturiano trova il secondo tempo staccato di un niente rispetto a Super Max, sicuramente un buon viatico per la stagione dello spagnolo e del team che farà a meno, in questi giorni, di Lance Stroll che si è rotto il polso, ma ci sarà da dimostrare ancora tutto: un exploit, come quello di Magnussen nel day 2 dello scorso anno, o un upgrade importante?
Discorso sospeso per la Ferrari, perché abbiamo visto una macchina sicuramente prestazionale, anche se bisogna aspettare per un giudizio più completo, ma con alcuni problemi emersi. Non tanto in mattinata, quando Carlos Sainz, pur non trovando la velocità necessaria per avvicinare Verstappen, aveva messo in fila dei giri interessanti, quanto piuttosto con Charles Leclerc, che è stato a lungo ai box per alcuni problemi, facendo anche una faccia sgomenta, poi in pista ha sofferto nel tratto centrale e soprattutto ha evidenziato del pericoloso porpoising da parte della Rossa. In ogni caso, il monegasco ha chiuso col quarto tempo e può bastare per azzardare come i rapporti di forza non siano mutati rispetto allo scorso anno, nel senso che la Mercedes, da dati estremamente parziali, è dietro, anche a un super Norris che probabilmente ha tratto tutto quello che poteva trarre da una McLaren ancora da scoprire. Deludenti i tempi di Alpine e AlphaTauri, domani a partire dalle 8 scopriremo se quanto visto oggi rappresenta un’indicazione fedele dei rapporti di forza o soltanto uno specchietto per le allodole.
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