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Capitolo ventuno di una stagione lunga, estenuante e spettacolare, si fa tappa in Brasile dove rispetto a un anno fa è confermata la sprint race, e dunque ci sono punti aggiuntivi da assegnare, ma c’è di certo meno lotta e pathos. Già , lo scorso anno quello di Interlagos fu uno snodo fondamentale nella clamorosa lotta fino all’ultimo giro tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, quest’anno l’olandese ha già vinto in Giappone il titolo, quindi il suo team, una Red Bull straordinaria quanto furba (per non dire ai limiti dell’illegalità ) ha conquistato il Mondiale costruttori a Singapore. Da lì in avanti, nelle due tappe americane altrettanti domini, con una striscia aperta di vittorie tra Verstappen e Perez aperta ormai da nove gare. Insomma, un dominio totale, ma ci sono tanti elementi a far sì che il Gran Premio brasiliano a San Paolo possa regalare spettacolo.
Si lotta per le posizioni di rincalzo a due weekend dal termine e il gran bottino di punti disponibili su questa pista, il cui tracciato misura 4.309 km, con 71 giri da percorrere, due zone DRS e una distanza di gara complessiva di 305.909 km, fa gola a tutti. Verstappen è un cannibale e vuol vincere anche questa, ma d’altro canto dopo il disastro in Messico la Ferrari cerca punti d’oro per far sì che Leclerc possa arrivare secondo a scapito di Perez e soprattutto che il secondo posto nella costruttori non venga messo a repentaglio, vista la crescita vista negli ultimi weekend in casa Mercedes. Insomma, il Cavallino vuole uno scatto d’orgoglio, dimostrare che quella messicana è stata solo una parentesi incastonata però in una seconda parte di stagione sempre in calando.
Otto punti al sabato, ventisei alla domenica: se ne possono conquistare trentaquattro in un colpo solo, per cui servirà il setup giusto e partire bene già dal venerdì, dove si fa già sul serio con le qualifiche. E’ uno dei pochi circuiti in calendario in cui si gira in senso antiorario e per motivi politici si chiama “di San Paolo” e non “del Brasile”.
Una pista con un ampio settore veloce, poi una serie di curve lente e dei saliscendi a far sì che il motore debba essere al meglio. Ci si aspettano safety car e rimescolamenti vari: non è raro vedere incidenti e spesso le condizioni di sicurezza qui sono state criticate. Veniamo infine alle scelte Pirelli per questo tracciato: si tratta dei compound mediani della gamma, per cui le C2 saranno le hard, le C3 le medium e le C4 le soft.
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