Se la classifica tempi ci pone un’Alfa Romeo, una Racing Point e una Renault nelle prime tre posizioni, possiamo ben capire che i top-team qualcosa si son tenuti. La Red Bull ha fatto esordire Alexander Albon, la Ferrari ha dato il bentornato a Sebastian Vettel dopo l’influenza e la Mercedes ha messo in mostra il ‘DAS‘. Partiamo dalla fine, o meglio: dal caso di giornata. Nelle prime ore di mattinata ha fatto discutere la nuova soluzione sul volante mostrata da Mercedes con Lewis Hamilton a bordo della W11. Uno sterzo che in fase di accelerazione e in fase di frenata si muove avanti e indietro modificando anche la convergenza dell’anteriore. I primi onboard del britannico sono stati tenuti sott’occhio minuziosamente per capire la reale utilità di questa idea portata da Mercedes per la prima volta di F1. Tutte le scuderie, infatti, nei propri box hanno riprodotto le immagini dello sterzo della W11 e fin da subito si sono interrogate sulla regolarità data la modifica della convergenza dell’anteriore che potrebbe, in teoria, favorire una minore usura delle mescole nei long run.
TUTTO REGOLARE – A porre fine al possibile “caso” è stata la Fia che, chiamata immediatamente in causa, ha risposto confermando la regolarità del cosiddetto DAS “Dual Axis Steering”. Da valutare, però, la sicurezza del pilota a bordo di una monoposto che in rettilineo, in frenata e nei rapidi cambi di direzione deve tener conto della mobilità dello sterzo (e a primo impatto visivo, infatti, può sembrar pericoloso). “L’ho provato per una sola mattina, non so se sia sicuro o no, sto cercando di capire come funzioni ma mi inorgoglisce che sia ancora una volta il mio team a innovare in una direzione non sperimentata – ha spiegato Hamilton nella consueta conferenza dopo il lavoro mattutino – La FIA ha approvato il progetto, sulla sicurezza non so ma vedremo“.
Il DAS ha dunque spostato l’attenzione dalla mera classifica tempi che per altro vede le Mercedes ben lontane dalle posizioni competitive con Hamilton nono e Bottas, sceso nel pomeriggio, in ultima posizione (con un problema alla powerunit nell’ora finale). Distante così come la Ferrari che piazza Vettel sesto e Leclerc in nona posizione. Relativamente pochi i giri della SF1000 quest’oggi sulla pista di Barcellona (72 per Seb e 49 per Charles). Ma quella di giovedì è stata la giornata di esordio ufficiale per Vettel che dopo aver superato l’influenza è riuscito a salire a bordo della nuova Ferrari per migliorare il feeling chilometro dopo chilometro. Il suo giro veloce, però, è un secondo più lento di Kimi Raikkonen che con gomma soft C5 stampa il fastest lap in 1:17.091 salvo poi abbandonare il tracciato sotto bandiera rossa nei minuti finali per un problema sulla sua C39. Ottime conferme anche dalla Racing Point (denominata Mercedes B 2019) con il secondo posto di Sergio Perez, dietro di lui Daniel Ricciardo ma con soli 41 giri. Appuntamento a domani, venerdì 21 febbraio, con la terza giornata di test in programma dalle ore 9:00.