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Da una parte un Alpha Tauri (Daniil Kvyat) parcheggiata sull’erba, dall’altra una Red Bull (Max Verstappen) che con un testacoda finisce all’esterno del tracciato. È questa l’immagine finale della quarta giornata di test a Barcellona, la prima in questa seconda settimana, conclusasi sotto il regime di bandiera rossa. Nessun problema particolare, solo “prove di ripescaggio” da parte degli steward con Verstappen che scende dalla monoposto, scherza e sorride. Ma sono relativamente pochi gli appunti sul taccuino di chi ha provato ad analizzare approfonditamente un day-4 che ha lasciato ancora tanti dubbi dal punto di vista prestazionale.
Ancora una volta la classifica tempi lascia il tempo che trova. Specie se a comandarla è un pilota che nemmeno gareggerà in questo Mondiale. È Robert Kubica a guidare la sessione con un crono in 1:16.942 con gomma soft C5: la mescola più veloce a disposizione dei team. Dietro al polacco tester dell’Alfa Romeo spiccano proprio Verstappen (+0.405) e Perez (+0.486) entrambi con gomma media. Fatta eccezione per le conferme di un’ottima Red Bull e di una Racing Point sempre più versione Mercedes W10 (2019), i colpi dei top team rimangono in canna. Lewis Hamilton chiude settimo e Valtteri Bottas è nono mentre la Ferrari piazza Sebastian Vettel decimo e Charles Leclerc addirittura tredicesimo. Ma a rubare la scena è la conferenza pomeridiana con Vettel e Binotto protagonisti.
SI SCALDA IL FRONTE RINNOVO – Con Leclerc bloccato fino al 2024, in casa Ferrari si parla tanto di chi dal 2021 in poi sarà il compagno di squadra del giovane monegasco. Con Vettel in scadenza al termine della stagione, le indiscrezioni sono numerose ma è il team principal della Ferrari Binotto a fare chiarezza in una conferenza stampa programmata alle 15:00 assieme a Seb: “Vettel è la nostra prima scelta, dobbiamo capire cosa è meglio per il progetto. A breve prenderemo una decisione – ha dichiarato Binotto – Con lui abbiamo un bel rapporto, ci accomoderemo a cena e parleremo assieme di cosa è meglio per entrambi“. Poi la parola a Vettel: “La mia priorità è mettere in pista la macchina migliore possibile. Il contratto per ora non è importante. Più avanti, il contratto sarà una priorità e ne parleremo. La mia situazione contrattuale non è la nostra principale urgenza, abbiamo molto lavoro da fare. Non sono più preoccupato rispetto a tre anni fa“. E l’obiettivo primario è vincere con la Rossa: “Amo guidare, quando la settimana scorsa sono tornato in macchina ero molto emozionato. Sono qui per vincere, quando ho firmato per Ferrari l’ho fatto per diventare campione del mondo ma ancora non ci siamo riusciti“.
SGUARDO AL MONDIALE – Barcellona non preoccupa, le tappe extra-europee sì. Il Mondiale 2020 partirà da Melbourne con il consueto Gran Premio d’Australia (15 marzo) ma a preoccupare le organizzazioni mondiali e la Fia stessa è il tema sicurezza in piena emergenza coronavirus. Australia, Bahrain e Vietnam attualmente sono “confermate” ma rimangono comunque in dubbio a causa di alcune restrizioni che potrebbero essere attuate dai vari governi (il focus). Insomma dopo sei giornate di test, quattro delle quali già trascorse, la F1 potrebbe rischiare di ripartire direttamente in Olanda nel mese di maggio.
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