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Più che guardare la classifica tempi, la concentrazione del mondo della Formula 1 nella mattinata del day-2 dei test si è focalizzata sul volante di Lewis Hamilton. Il caso del movimento del volante, con conseguente modifica della convergenza sulle ruote anteriori, ha fatto discutere l’intero paddock e ha rubato la scena alle prime quattro ore di test di giovedì 20 febbraio (clicca qui per saperne di più). E davanti a tutti, con un pizzico di sorpresa, c’è la Racing Point di Sergio Perez con un crono in 1:17.347 su gomma media, davanti di quattro decimi alla Renault di Daniel Ricciardo mentre Alexander Albon su Red Bull si è preso il terzo tempo.
Ben differente, invece, la mattinata in casa Ferrari. Charles Leclerc ha provato alcuni stint su gomma dura e media registrando il sesto tempo di sessione a 988 millesimi dal giro più veloce di Perez. Ma a far suonare un piccolo campanello d’allarme è il quantitativo di giri: soli 50 con un’immagine, emblematica, nell’ora finale con i meccanici della Rossa davanti alla SF1000 lavorando sulla powerunit. Hamilton, caso volante a parte, si gode una quasi perfetta W11 col settimo tempo di sessione, su gomma dura, ma con oltre 100 giri all’attivo. Un chiaro segnale che spaventa la concorrenza. Appuntamento dalle ore 14:00 con la sessione pomeridiana.
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LA CLASSIFICA TEMPI DELLA MATTINATA DEL DAY-2
- Sergio Perez (Racing Point) 1:17.347
- Daniel Ricciardo (Renault) +0.402
- Alexander Albon (Red Bull) +0.808
- Pierre Gasly (Alpha Tauri) +0.818
- George Russell (Williams) +0.919
- Charles Leclerc (Ferrari) +0.988
- Lewis Hamilton (Mercedes) +1.040
- Romain Grosjean (Haas) +1.149
- Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) +1.178
- Lando Norris (McLaren) +1.190
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