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E’ sprofondo rosso a Spielberg. La Ferrari, già in difficoltà per via delle prestazioni della vettura, si fa del male da sola con i propri piloti e dopo appena un giro la gara della Rossa nel Gran Premio di Stiria è già finita. Ennesimo episodio controverso tra due piloti che non si sono mai amati come Charles Leclerc e Sebastian Vettel, ma stavolta le colpe sono chiare. E’ il monegasco ad avere – senza ombra di dubbio – esagerato nel tentativo di risalire la china subito dopo il via, dimostrando ancora forse un pizzico di immaturità pur nell’ambito di una certa stoffa da campione, come emerso peraltro solo sette giorni fa. Il classe 1996 non merita di partire dalla quattordicesima casella in griglia, ma non per questo è possibile giustificare quanto fatto nelle prime curve di una gara che era già abbastanza complicata per la Ferrari.
Il tentativo di Leclerc è quasi kamikaze: ingiustificabile l’ottimismo nel tentare di entrare così su Vettel all’esterno, spingendo il tedesco sul cordolo. A sua volta, Vettel non è mai abbastanza reattivo, ma questa volta le colpe sono pari a zero: quando l’attacco spregiudicato arriva dal fuoco amico, c’è poco da fare. E’ dunque il monegasco a dover chiedere scusa al compagno a termine. E Sainz, scattato terzo e protagonista di ben altri tipi di prestazioni rispetto ai due piloti Ferrari, può già studiare come entrare nelle grazie di Leclerc.
LECLERC: “CHIEDO SCUSA A VETTEL, TUTTA COLPA MIA”
VETTEL: “NON MI ASPETTAVO CHE LECLERC PASSASSE LI'”
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