29 anni per Carlos Sainz che festeggia a Monza chiudendo al comando il venerdì di prove libere. Con distacchi ridotti e tanti piloti vicini, e soprattutto senza un dominio iniziale da parte di Verstappen, il Tempio della Velocità si conferma un circuito in grado di rimescolare un po’ le carte, avvicinando i team e i loro rapporti di forza. Un GP d’Italia che per la Ferrari rappresenta di fatto l’ultima grande chance per trovare un sorriso in una stagione semi-drammatica, e fin qui il Cavallino sembra esserci. Charles Leclerc è sesto al termine delle FP2, ma è lì con gli altri, e gli altri sono le due Red Bull e le due McLaren, che rispetto a Mercedes e Aston Martin, ma ci sarà tempo per capire se queste indicazioni sono realmente indicative, paiono avanti e in lotta per le prime tre file.
La Ferrari torna a vita dopo Zandvoort, ma siamo solo al venerdì e pare in sostanza lo stesso refrain dello scorso anno, quando però i punti in classifica, i podi e qualche vittoria arrivavano. Quest’anno c’è da soffrire, il pubblico però ha risposto presente e si aspetta tanto dalla scuderia di Maranello, che in Olanda è sembrata realmente voler sacrificare un po’ quel weekend pensando già al prossimo, che nel frattempo è arrivato. Max Verstappen è solo quinto, alle spalle di Perez che ne combina una delle due finendo a muro e causando bandiera rossa, ma l’olandese potrebbe essersi un po’ nascosto, conscio comunque che sulla pista di Monza non potrà infliggere distacchi pesanti, pur partendo favorito. E Oscar Piastri, con l’altra McLaren, si prende anche la soddisfazione di chiudere davanti al due volte (e tre quarti) campione del mondo. Saranno qualifiche sul filo di lana quelle di domani, la sensazione è che pole e prima fila andranno a chi non commetterà veramente errori e sarà in grado di metter tutto insieme, e la Ferrari pare in corsa per giocarsi fino all’ultimo metro questo obiettivo.