![Stefano Domenicali](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2023/11/Stefano-Domenicali-4.jpg)
Stefano Domenicali - Foto Photo LiveMedia/Florent Gooden/DPPI
La Repubblica Democratica del Congo ha mandato un messaggio alla Formula 1, invitando i vertici a porre fine alle trattative con il Ruanda, interessato a ospitare un Gran Premio. La lettera, firmata dalla ministra degli esteri Therese Kayikwamba Wagner, afferma che Liberty Media potrebbe rischiare di ritrovare il proprio brand “sporcato da un’associazione macchiata di sangue“. La lotta armata tra l’esercito e i ribelli del Ruanda M23, che ha luogo nel Congo dell’est, ha ucciso migliaia di persone dal 2022, causando più di un milione di dispersi.
La ministra congolese esprime la sua “profonda preoccupazione” al Ceo della F1, Stefano Domenicali. “Mentre applaudo il desiderio della Formula 1 di avere un Gran Premio in Africa, mi chiedo se il Rwanda sarebbe la scelta migliore per rappresentare il nostro continente e vi invito a porre fine alle negoziazioni, escludendo il Rwanda dalle possibili mete“. Il messaggio continua: “La Formula 1 vuole davvero avere il proprio brand imbrattato da un’associazione macchiata di sangue? E’ davvero il miglior paese per rappresentare l’Africa nel motorsport internazionale?“.
Il Ruanda è stato accusato dalla RD del Congo, dagli Stati Uniti e da altri paesi occidentali di supportare il movimento M23, fornendolo di armi. Il Ruanda ha sempre risposto affermato di aver preso posizioni difensive per proteggere i propri confini e i propri cittadini. La Formula 1 ha risposto, affermando di “star valutando l’evolversi della situazione”. “Abbiamo ricevuto diverse richieste da vari paesi del mondo, che vorrebbero ospitare la F1 in futuro“, ha dichiarato un portavoce. “Analizziamo nel dettaglio ogni potenziale richiesta e ogni decisione futura sarebbe basata sulla più totale informazione e sulla valutazione di cosa è migliore per gli interessi e i valori del nostro sport“.
LA F1 PRONTA A TORNARE IN AFRICA
La F1 non fa ritorno in Africa dal 1993, anno a cui risale l’ultima edizione del Gran Premio del Sudafrica, ospitato dal circuito di Kyalami. L’assenza dell’Africa in calendario si fa sempre più pesante e lo scorso anno Lewis Hamilton aveva dichiarato: “Non possiamo aggiungere gare e ignorare l’Africa“. Tornare nel continente africano è ora una priorità per il campionato del mondo a ruote scoperte, che è in trattativa con diversi paesi. Il ritorno a Kyalami è complesso: l’autodromo avrebbe bisogno di una ristrutturazione su vasta scala. In Ruanda non è presente un circuito, con il Paese che conta di utilizzare il progetto disegnato dall’ex pilota Alexander Wurz. La struttura dovrebbe sorgere a circa 40 km dalla capitale Kigali.