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Finalmente ci siamo. La Formula 1 ha ufficializzato la bozza dei primi 8 Gran Premi europei dal 5 luglio al 6 settembre, un viaggio che per ora toccherà i paddock dell’Austria, Ungheria, Gran Bretagna, Spagna, Belgio e Italia con doppio appuntamento a Spielberg e a Silverstone. Ma per ricevere il via libera da tutte le autorità coinvolte la Fia ha dovuto ideare un protocollo molto rigido nel pieno rispetto delle norme anti-covid per portare (quasi) a zero il rischio di contagio.
Innanzitutto, come prevedibile, il distanziamento sociale sarà la regola numero uno al paddock. I team si isoleranno gli uni dagli altri e tutti i componenti dovranno rispettare la distanza di almeno due metri: misure che varranno anche nei viaggi e per gli alloggi. Ma la F1, attraverso il proprio sito ufficiale, ha voluto fare chiarezza su cinque punti fondamentali del protocollo per la ripresa dell’attività mondiale del circus.
TEST REGOLARI – Tutto il personale che sarà coinvolto in un GP verrà sottoposto ai test per accertarne la negatività al covid-19 ancor prima di viaggiare verso il Paese di destinazione. Grazie a una equipe medica privata, gli esami verranno ripetuti durante il weekend e associati a screening extra. Verranno sottoposti ai test anche coloro che faranno parte dell’organizzazione del GP.
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PORTE CHIUSE – Inevitabile ma è importante ribadire che la prima parte del campionato con le 8 gare europee è prevista senza pubblico, ospiti o partner. Ad ogni modo, monitorando la situazione epidemiologica di Paese in Paese, non appena il livello verrà ritenuto sufficientemente sicuro i paddock potranno essere riaperti a numero limitato. Attualmente sarà ammesso soltanto il personale di gara strettamente necessario.
RIDUZIONE DEL PERSONALE – Il numero di meccanici al seguito del team sarà profondamente diminuito. Non solo: anche il personale di Fia, fornitori e rappresentanti dalla F1 sarà ammesso in numero piuttosto limitato. Le televisioni potranno lavorare esclusivamente a distanza.
VIAGGI – Per viaggiare da un Paese all’altro sarà necessario avere un certificato di negatività al virus nel test effettuato prima della partenza. Tutto il personale viaggerà isolato e verranno utilizzati voli charter e trasferimenti privati negli spostamenti tra sedi, hotel e aeroporti. L’obiettivo è quello di creare la famosa ‘bolla’.
DISTANZIAMENTO SOCIALE – Niente più cerimonie classiche. Le attività pre e post gara come inno nazionale, parco chiuso, podio e sale riservate ai piloti saranno modificate per garantire il mantenimento della distanza di sicurezza. Di conseguenza anche le interviste con i media subiranno una profonda modifica.
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