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Nuvoloni neri in Canada e sulla Ferrari di Charles Leclerc. Nel nono appuntamento della stagione di Formula 1, c’è aria di nubifragio per un sabato che si prospetta emozionante e dove può succedere tutto ed il contrario di tutto. E poi c’è Charles Leclerc: il pilota monegasco subisce le conseguenze della rottura del motore di Baku ed è costretto a cambiare varie componenti della sua macchina che, per il momento, gli fruttano dieci posizioni di penalità. Ma potrebbero essere anche molto di più qualora il team decidesse di fare tabula rasa e concentrare tutte le penalità in un solo Gran Premio. Rendendo questo week-end una grande occasione per il suo compagno di squadra, ovvero Carlos Sainz.
VERSTAPPEN VOLA, PEREZ NO – Nel venerdì di prove libere c’è un solo uomo al comando ed è ancora lui, Max Verstappen. Il pilota campione del Mondo della Red Bull chiude in prima posizione sia la prima che la seconda sessione di libere dando l’impressione di sentirsi a suo agio con la macchina: “E’ stata una giornata piuttosto positiva – ha commentato a caldo – la macchina ha funzionato bene fin da subito anche se ci sono un paio di cose che dobbiamo esaminare. E’ stato un buon avvio di weekend. Abbiamo una macchina competitiva quindi è positivo”. Dall’altra parte del garage un brutto venerdì per Sergio Perez che si prende un secondo di distacco e non riesce a confermare quanto di buono fatto sia a Montecarlo che a Baku, ma il week-end è lungo.
LECLERC, SERVE L’IMPRESA – Per il pilota monegasco serve rialzare la testa e per farlo bisognerà partire dal fondo. La Ferrari è competitiva anche in Canada, si è visto in questo venerdì con Leclerc che si è piazzato ad 80 millesimi da Verstappen e con Sainz subito alle sue spalle. Ma partire indietro in griglia comporta diversi problemi: innanzitutto il rischio di un incidente nei primi giri e poi bisognerà risalire velocemente il gruppo cercando di sfruttare il lungo rettilineo nell’ultimo intermedio che permette di sorpassare. Ma combattere per le prime posizioni sembra molto difficile, Charles ha bisogno di un’impresa e magari quel pizzico di fortuna che in queste ultime gare sembra averlo abbandonato.
SAINZ, E’ LA TUA CHANCE – Con il compagno di squadra che partirà nelle retrovie, con un Sergio Perez che per il momento non sembra essere a suo agio, c’è un solo uomo che può dare filo da torcere a Max Verstappen in questo week-end canadese. E si chiama Carlos Sainz. Lo spagnolo, che va ancora a caccia della prima pole position e della prima vittoria in carriera, ha bisogno di trovare un week-end perfetto per giocarsi le sue chance sia al sabato che alla domenica. Strategia, concentrazione e zero errori: Carlos, deve essere la tua domenica.
OCCHIO ALLA PIOGGIA – E occhio anche al meteo perché il sabato si prospetta bagnato e con un rischio di pioggia violenta altissimo. E quindi girare in quelle condizioni sarà un’incognita, senza dimenticare che in caso non si riuscissero a fare le qualifiche a valere sarebbe la classifica delle prove libere due con Verstappen che partirebbe in pole position proprio davanti a Carlos Sainz. Qualora invece si dovessero disputare in condizioni da bagnato, ad Imola la Red Bull ha dimostrato di essere superiore. Ma la pioggia può scombinare e rendere imprevedibile qualsiasi situazione.
VETTEL E ALONSO MEGLIO DI MERCEDES – Nel venerdì di Montreal a spiccare sono Sebastian Vettel e Fernando Alonso rispettivamente quarti e quinti nella seconda sessione di prove libere e con un passo gara davvero invidiabile. Bisognerà vedere se questo trend lo confermeranno sia al sabato che alla domenica, ma per ora sono davanti ad una Mercedes che non sembra migliorare. Soprattutto lato Hamilton, il sette volte campione del Mondo è sconsolato: prima in pista si apre in radio dicendo ‘questa macchina non va’ poi a fine prove libere rincara la dose: “Il nuovo fondo non ha funzionato e tutto quello che proviamo con questa macchina in generale non funziona. Devo ancora sentire il parere di Russell ma per me è stato un disastro. La vettura sta peggiorando, diventa sempre più un disagio ma questo è ciò che abbiamo quest’anno. Forse dovremo pensare al prossimo anno”. Bandiera bianca?
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