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Mai una parola fuori posto. Questa è stata la linea che ha seguito Sergio Perez, ormai ex pilota Racing Point.
Il messicano ha subito l’effetto domino di un mercato piloti turbolento, segnato anche dalla situazione sanitaria globale. L’esito delle prime settimane di trattative lo ha visto cedere il suo sedile a Sebastian Vettel, scaricato a sua volta dalla Ferrari per Carlos Sainz. È la sua migliore stagione da quando è in F1 con 125 punti, condita dal secondo posto in Turchia e la sua prima vittoria in carriera al Gp di Sakhir. Nonostante le ottime prestazioni però, gli è stato preferito Lance Stroll, figlio del proprietario della squadra prossima a chiamarsi Aston Martin nella stagione a venire.
Scelta discutibile, ma ovvia vista la parentela, che si è confemata nella volata finale di Yas Marina. Ad Abu Dhabi infatti, la McLaren è riuscita a superare in classifica costruttori aggiudicandosi il terzo posto proprio la Racing Point, complice anche il ritiro dopo pochi giri di Perez per un malfunzionamento tecnico. I campionati però non si decidono all’ultima gara. Ciò che ha pesato nel quarto posto “rosa” sono stati gli appena 70 punti del canadese, troppo pochi se confrontati con il compagno di squadra. La scuderia britannica invece ha potuto contare su una coppia equilibrata che, oltre allo spagnolo prossimo alla “Rossa” con 105 punti, ha trovato un solido Lando Norris con 97 punti. Infatti Perez subito dopo la corsa ha sostenuto a Movistar TV: “E’ un peccato, perché ci è costato una posizione nella classifica. Senza dubbio avevamo una macchina migliore della loro, ma alla fine ci hanno superati». Ha proseguito nella riflessione: «Ho sempre detto che finire le corse avrebbe giocato un ruolo importante e noi purtroppo abbiamo spesso patito in termini di affidabilità. Avere due piloti forti in squadra ha fatto e farà sempre la differenza”.
Il messicano aspetterà intrepido l’evolversi della situazione in casa Red Bull. I piani alti della scuderia austriaca non sono pienamente soddisfatti dell’andamento di Alex Albon. Troppo è stato il distacco sia di punti che di prestazioni dal fenomeno Max Verstappen. Sarà proprio Perez il degno compagno dell’olandese?
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