Valtteri Bottas vince la prima gara del Mondiale 2020 al Red Bull Ring. Hamilton, penalizzato 5” dopo un contatto con Albon, lascia la seconda posizione a un super Charles Leclerc, autore di due sorpassi da antologia su Perez e Norris. Il campione del mondo chiude 4°, dietro anche a Lando Norris di soli due decimi: il classe ’99 si porta a casa un pazzesco terzo posto. Sebastian Vettel si gira per evitare Sainz e finisce 10°, mentre Max Verstappen si ritira per problemi tecnici. Solo 11 vetture al traguardo, in una prima tappa che è stata letteralmente una sfida ad eliminazione. Di seguito i voti ai protagonisti del Gran Premio.
LE CLASSIFICHE AGGIORNATE DOPO IL GP D’AUSTRIA 2020
ORDINE DI ARRIVO E RISULTATI GP D’AUSTRIA 2020
Valtteri Bottas 10: Pole position e gara portata a casa meritatamente. Il finlandese deve anche sudarsela più del previsto a causa di tre safety car, le quali distruggono puntualmente tutto ciò che crea durante la gara. Hamilton vede il suo scarico dal primo all’ultimo giro e non riesce mai a tenere il suo ritmo. La sua vittoria tuttavia passa quasi in secondo piano a causa di ciò che è successo in ottica secondo e terzo posto: ciò non toglie neanche un briciolo a un weekend preso di petto e portato a casa col massimo dei voti.
Charles Leclerc 9: La monoposto non c’è, il pilota è invece dei più affidabili. Certo, tre safety car sono state d’aiuto per non fare andare la gara alla deriva. Dopo il rientro della terza safety car, tuttavia, bisogna sempre piazzare quelle due fiammate: Perez e Norris vengono fatti fuori con due sorpassi da antologia, da parte di colui che è, con o senza monoposto, il talento più puro di questa Formula 1.
Lando Norris 9: Parlando di talenti puri, anche il classe ’99 ha qualcosa da dire. Si dimostra competitivo navigando sempre tra la terza e la quinta posizione e partecipa alla bagarre furibonda degli ultimi dieci giri. Sulla pennellata di Leclerc può davvero poco, ma ha il merito di resistere agli attacchi di Perez, con tanto di contatto. E poi, la fortuna alla fine che aiuta gli audaci: Lewis Hamilton è penalizzato di cinque secondi, lui passa sulla bandiera a scacchi con un gap di 4.8 secondi dal britannico. E’ festa nel box McLaren per il primo podio del britannico.
Lewis Hamilton 6: Si poteva e si doveva fare di più. Bottas lo tiene dietro tutto il weekend e quest’oggi il campione del mondo sembra avere il freno a mano tirato, compiendo errori non da lui: quello fatale è rischiare di farsi superare da Albon, rischio che Lewis ha “cancellato” gettando il pilota del Red Bull nella ghiaia. In seguito alla notifica della penalità ce la mette tutta per mettere più di cinque secondi tra sé, Leclerc e Norris: farlo nei confronti del monegasco è stato tuttavia impossibile, mentre si poteva fare di più nei confronti di Norris.
Sebastian Vettel 4.5: Guadagna un punticino che fa morale, soprattutto per come si era indirizzata la gara. Nulla tuttavia a che fare con le prestazioni della monoposto: è il tedesco ad andare in testacoda in seguito a un contatto con Perez da lui stesso generato. Alla fine sono solo tredici i piloti giunti al traguardo, dato che non va di sicuro a favore del quattro volte campione del mondo, il quale a lunghi tratti ha fatto fatica anche a superare la Williams di Russell.
Sergio Perez 5.5: Era l’osservato speciale della vigilia dopo le buone prestazioni della sorprendente Racing Point in prove e qualifica. In attesa che si apra il dibattito se l’auto è un clone della vecchia Mercedes o è esattamente la vecchia Mercedes, Perez chiude con un sesto posto che ridimensiona lui e l’auto. Poteva andare molto molto meglio.
Alexander Albon 6.5: Era andato vicino al suo primo podio in Brasile ma era stato beffato da Lewis Hamilton. Stavolta dimostra grande continuità, sbagliando poco e reggendo il ritmo di Hamilton alzando considerevolmente le quote della Red Bull dopo l’uscita di scena di Verstappen. Quando decide di alzare la voce e di prendersi un bel rischio nientemeno che su Hamilton, finisce fuori. Nessuno gli darà quel terzo posto, ma un premio al coraggio e alla gara lo merita.
Max Verstappen S.V: Tradito dall’elettronica della Red Bull, era indiziato come l’unica nemesi della Mercedes. L’olandese torna a casa con uno zero non di sua responsabilità, mentre le Frecce Nere hanno trovato le proprie nemesi nelle tre safety car e in due giovani più agguerriti che mai.