Parte quindicesimo, arriva quarto, ed era oggettivamente il massimo raggiungibile, forse qualcosa di più persino, e in una pista come quella di Baku recupera persino altri tre punti in classifica piloti a Max Verstappen: Lando Norris non si arrende al disastro in qualifica di ieri e chiude al quarto posto la gara in Azerbaigian, rosicchiando tre punti, anche grazie al giro più veloce, e portandosi a -59 punti dal tre volte campione.
Mancano sette gare con tre sprint, ci sono pertanto 206 punti in palio e tutto è possibile, anche se nelle ultime gare sono state mancate alcune grandi chance dal britannico della McLaren. Il suo team è ora al comando dei costruttori e per la classifica piloti c’è da evitare errori e distrazioni, perché la macchina Papaya è la più forte in questa fase e da un bel po’ di gare e l’inerzia è tutta a favore degli arancioni. Verstappen proverà a difendere in tutti i modi il proprio vantaggio, ma la sua Red Bull è piombata nell’anonimato: dopo Monza, anche a Baku – che doveva essere una pista favorevole – è stato un calvario per l’olandese, che probabilmente anche a Singapore proverà a sfruttare le caratteristiche della pista per fare il massimo e limitare i danni.
Limitare i danni è la parola chiave per Max, che a questo punto deve sperare che i propri ingegneri siano in grado di riconsegnarli una vettura altamente competitiva. Anche perché, c’è di mezzo anche la Ferrari, che per il momento va più veloce della Red Bull e può togliere ulteriori punti agli austriaci e allo stesso Verstappen. Per assurdo, se Norris le vincesse tutte da qui alla fine, ottenendo sempre il giro veloce, anche con la somma di secondi posti del rivale riuscirebbe a vincere il Mondiale: se è vero che Norris non le vincerà tutte, è anche vero che Verstappen rischia di questo passo di finire fuori dal podio anche in altri weekend. La lotta, in sostanza, è apertissima.