[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
E’ una beffa amarissima il Gran Premio di Francia di F1 per la Ferrari e per Charles Leclerc, che commette un grave errore andando in testa coda e poi a muro al giro diciotto di una gara che stava fino ad allora conducendo, anche se con un Verstappen pronto a superarlo sia in pista che con undercut, e che invece si conclude anzitempo e nel modo peggiore per il monegasco. Lo schianto, poi l’urlo disumano di rabbia, quindi la colpa data a caldo all’acceleratore incantato. La verità è che purtroppo, e non è la prima volta, l’ha buttata via il classe 1997, che forse deve ancora maturare ulteriormente per lottare realmente per il Mondiale. La gara è andata, il campionato iridato ancora no, ma questo appuntamento al giro di boa della stagione potrebbe pesare tantissimo. La Red Bull si è ritrovata la vittoria su un piatto d’argento, come troppo spesso è capitato quest’anno. Del resto, il copione ormai lo conosciamo: Ferrari più veloce, pole di Leclerc, poi in gara succede qualcosa. Una volta l’errore del pilota, un’altra il disastro con le strategie, oppure i problemi legati all’affidabilità della vettura. Sta di fatto che sono troppe le occasioni perse, e quando si ha una macchina così prestazionale fa ancora più male. Piccolo sorriso che viene invece da Carlos Sainz, nell’ambito comunque di un weekend difficile in cui con il cambio della power unit partiva diciannovesimo, salvo riuscire a entrare in lizza per il podio. Una unsafe release causata da un pasticcio ai box e un cattivo tempismo del successivo pit stop gli costano però il quinto posto, che non è male ma non salva la giornata del Cavallino.
Chi invece può esaltarsi dopo la gara francese è la Mercedes, che conferma la sua grande crescita con un doppio podio centrato da Lewis Hamilton e George Russell. Il sette volte campione costruisce tutto alla partenza, balzando al terzo posto, quindi sfrutta il ritiro di Leclerc per prendersi la seconda piazza e non mollarla più, mentre il giovane compagno è strepitoso nel bruciare un disattento Perez (quarto oggi, una mezza delusione il messicano come troppo spesso accade) alla ripartenza dopo una virtual safety car e a chiudere in terza posizione. Insomma, la Red Bull allunga in classifica piloti con l’olandese che non sbaglia più un colpo e ha acquisito una calma olimpica alla guida, la Mercedes accorcia da dietro. E la Ferrari, reduce da un’Austria assolutamente favorevole, sprofonda di nuovo nell’incubo di veder vanificati i tanti sforzi. Per fortuna, si corre subito in Ungheria, dove però non sembra poter essere un circuito troppo favorevole alla Rossa. Serve il pronto riscatto, o le ferie d’agosto saranno turbolente.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]