Charles Leclerc ritrova la pole, ma le qualifiche del Belgio portano ancora la firma di Max Verstappen. Anticipata di un giorno per il format della sprint al sabato, nell’ambito di un weekend anticipato di un mese rispetto alla collocazione standard del calendario (ma comunque con l’ormai solita pioggia a rendere il tutto più complicato), la caccia alla pole è una poltrona per due: formalmente, la conquista l’olandese con un tempo mostruoso e dando quasi un secondo al ferrarista, che però piazzerà la sua monoposto numero 16 nella casella più vicina alla prima curva nella gara della domenica per la penalità di cinque posizioni nella quale è incappato il due volte (e mezzo) campione del mondo per la sostituzione del cambio.
Bisognerà aspettare due giorni, un po’ come successo a Baku, poi ritroveremo il Cavallino a partire davanti a tutti, nella speranza di non essere un fuoco di paglia alla partenza ma di saper gestire bene gomme e passo gara per costruire quantomeno il podio. Partire in pole, infatti, al cospetto di un Verstappen e di una Red Bull del genere, non garantisce e non autorizza voli pindarici, tutt’altro. Anche perché la Ferrari è reduce da due weekend drammatici e Spa può mettere a nudo le difficoltà della vettura. Che, per il momento, torna a essere seconda forza del campionato, anche se in uno scenario abbastanza particolare, con condizioni miste, le intermedie, la pioggia caduta da poco (e che per una volta non è indigesta al monegasco).
Penalizzato di cinque posizioni, Verstappen resta comunque il favorito, perché qui i sorpassi si fanno senza troppi patemi d’animo e perché è semplicemente il più forte di tutti. Ma c’è un terzo litigante che alla fine potrebbe godere: è il Checo Perez, che ha una grande chance partendo dalla prima fila, quella di bruciare subito Leclerc alla partenza, far valere lo strapotere del team austriaco, trovare un distacco importante e sperare che la rimonta di Verstappen vada più a rilento del previsto e che non riesca a prenderlo. Intanto, è già tempo di voltare pagina e di pensare al sabato, dove si ripropone lo schema qualifiche-gara, anche se tutto ridotto, ma con otto punti in palio, quindici per uno stesso team, che fanno gola e che costituiscono anche le prove generali per la gara.