Il pilota monegasco avrà come compagno-avversario il sette volte campione iridato: c’è un confronto che non fa piacere alla rossa
Un po’ oscurato. Â Charles Leclerc vive queste settimane di vacanza con l’ingombrante ombra di Lewis Hamilton. L’arrivo in Ferrari del sette volte campione del mondo sta calamitando ovviamente l’attenzione, facendo passare in secondo piano il pilota monegasco.
La convivenza a Maranello dei due è tema di discussione: sarà un’arma in più a favore del Cavallino Rampante o genererà problemi che complicheranno il cammino della rossa? L’interrogativo troverà risposta nei prossimi mesi, anche se Vasseur si è detto convinto di aver fatto la scelta giusta e che Leclerc e Hamilton sapranno pungolarsi a vicenda senza però ostacolarsi.
È questa ovviamente la speranza di tutti i tifosi della Ferrari che sperano nel 2025 per ritrovare un titolo mondiale che a Maranello manca da ormai troppo tempo. L’ultimo è stato nel 2008, con la vittoria del titolo costruttori, mentre l’ultimo pilota in rosso a trionfare è stato Kimi Raikkonen nel 2007. Prima del finlandese a far gioire i tifosi del Cavallino Rampante fu Michael Schumacher, capace di trionfare dal 2000 al 2004, per poi chiudere i successi due anni al terzo e secondo posto. Proprio il 2006, ultimo anno di Schumi in rosso, è un anno preso a paragone per l’arrivo di Hamilton alla Ferrari.
Ferrari, Hamilton-Leclerc come Schumacher-Massa
Quell’anno a Maranello lavorava anche Rob Smedley che al podcast Formula for Success ha voluto dire la sua sull’approdo di Hamilton al volante della rossa.
Proprio Smedley ha trovato delle similitudini tra la coppia del 2025 e quella del 2006 con Massa che andò ad affiancare Michael Schumacher: “La situazione è diversa, ma è un po’ come nel 2006: Felipe era l’allievo ed è un bene che sia stato battuto da Michael.  Ma a fine anno lo ha battuto sia in qualifica che in alcune gare“. In questo caso Hamilton avrebbe il ruolo di Schumacher, mentre Leclerc sarebbe “il ragazzo che può imparare da lui e diventare lui stesso un campione“.
Un paragone che non fa certo gioire la Ferrari e i suoi tifosi, a guardare da come finì quell’anno. Anche nel 2006, infatti, la rossa non riuscì a vincere il Mondiale con Alonso che superò Schumacher dopo una battaglia testa a testa durata tutto il campionato. Alla Renault (con lo spagnolo c’era Fisichella) andò anche il titolo costruttori per cinque punti appena. Un finale di stagione amaro che a Maranello non hanno alcuna voglia di replicare.