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Nove mesi di coma poi la morte, accertata il 17 luglio 2015. All’Hungaroring quel giorno c’era tanta tristezza e commozione. Jules Bianchi non ce l’ha fatta e l’ultima sua immagine in F1 rimarrà per sempre quel violento crash durante il Gran Premio del Giappone 2014. Jules aveva talento, era un pilota rispettato e una persona amata e per di più era entrato a far parte del glorioso programma della Ferrari Driver Academy. Nel corso degli anni, probabilmente, lo avremo visto vestito di rosso e non a caso lo stesso Charles Leclerc, suo amico d’infanzia, tuttora lo ricorda in ogni intervista. L’appuntamento odierno de ‘L’angolo del ricordo’ ci porta indietro al Gran Premio d’Ungheria 2015, la prima tappa dopo la morte di Jules. Caschi sull’asfalto e piloti in cerchio per ricordare una giovane promessa scomparsa prematuramente facendo ciò che amava.
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Soprattutto in casa Ferrari c’era grande voglia di onorare Jules, di ricordarlo e di rendergli grazie. Come? Salendo sul gradino più alto del podio. È questo l’obiettivo che Sebastian Vettel fissò fin dall’inizio del weekend. Quella domenica del 26 luglio Seb fu straordinario e per certi versi imbattibile: scattato dalla terza casella della griglia, Vettel beffò immediatamente entrambe le Mercedes portandosi al comando in curva 1. E dietro di lui ci fu Raikkonen, anch’esso autore di una partenza da urlo.
Ma in quella gara, chi per colpa propria e chi per sfortuna, un po’ tutti pasticciarono. A partire da Hamilton che fin dall’inizio si mise a lottare duramente col compagno Rosberg, lamentandosi per qualche manovra troppo aggressiva. E lo stesso tedesco, incitato dal muretto box per la rincorsa a Raikkonen, finì per sbottare in radio perdendo la pazienza. Ma Kimi, dopo qualche giro, inizia ad avvertire un problema tecnico che di fatto gli condizionerà l’intera gara. L’unico a destreggiarsi sull’Hungaroring, anche con l’intervento della safety car, fu Vettel che dall’inizio alla fine comandò una gara sostanzialmente dominata senza alcun tipo di problema. Un GP ai limiti della perfezione conclusosi con quel team radio per Jules che ancora in tanti ricordano…
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