Ayrton Senna - Foto Instituto Ayrton Senna - CC-BY-2.0
Amarcord

L’angolo del ricordo: Suzuka 1989, Senna vince ma viene squalificato. Prost è campione

Nella time-line della Formula 1 sono tante le gare che hanno elevato a leggenda alcuni episodi. Vittorie in rimonta, sorpassi e incidenti incredibili e quel pizzico di polemica che spesso ha acceso i post gara. Talvolta, però, si è andati ben oltre la polemica, finendo nello scandalo vero e proprio. È quel che è accaduto al Gran Premio del Giappone 1989, quindicesima tappa in un campionato giunto all’atto conclusivo per il duello iridato tra Ayrton Senna e Alain Prost. A Suzuka è il francese ad arrivare con i favori del pronostico avendo il vantaggio della classifica dalla propria parte. Ma Ayrton era arrivato in McLaren con il solo obiettivo di ridimensionare le abilità di Alain, già due volte campione del mondo ma battuto al primo anno del brasiliano a parità di macchina.

Si gareggia dunque nello storico tracciato di Suzuka ed è domenica 22 ottobre 1989. A partire dalla pole, per la dodicesima volta in stagione, è Senna che in qualifica beffò tutti con oltre un secondo di vantaggio sul compagno di squadra Prost. Ma al via il francese sorprende Ayrton e si prende comodamente la testa della gara iniziando a intravedere il terzo titolo iridato. Inizia dunque un lungo inseguimento che dura ben 46 giri fino a che Senna, con grande decisione, attacca Prost all’interno della chicane del triangolo. Alain, furbescamente, inizia la manovra in anticipo e poco prima della staccata entra in collisione con l’altra McLaren causando un doppio ritiro che gli avrebbe consentito di vincere il Mondiale.

E sicuro del danno creato, Prost scende dalla macchina e abbandona l’asfalto mentre Senna rimane nell’abitacolo e grazie all’aiuto degli steward riparte. Una rimonta incredibile che porta il brasiliano a riprendersi la vetta del Gran Premio e a vincere la gara. Ma il post gara non è sereno e pacifico: Prost si dirige dai commissari lamentando l’irregolarità di quanto fatto dal brasiliano. Senna festeggia subito dopo il GP ma si accorge subito di una possibile sentenza contraria della Fia. È la Federazione Internazionale dopo un lungo colloquio a comminare la squalifica di Ayrton poiché il brasiliano non ha percorso interamente la chicane e ha tagliato il tracciato passando dalla via di fuga. Una decisione che permette a Prost di festeggiare il terzo titolo e che fa gridare tuttora allo scandalo. Senna, secondo la Fia, avrebbe dovuto fare inversione per riprendere dallo stesso punto in cui uscì di pista, andando contromano con il resto del gruppo che, giro dopo giro, transitava da quella chicane. Una brutta figura da parte di Fia e F1 che l’anno dopo modificarono le regole.

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